Il conflitto con Baldovino di Alnea

Rapidamente, Fratelli della Spada accrebbero i loro possedimenti, oltre che in Livonia, anche in Estonia ed in Curlandia e verso il 1230 essi possedevano uno Stato potenzialmente autonomo, amministrato da sei castelli collocati strategicamente (Ascheraden, Riga, Segewold, Wenden, Fellin e Reval) ciascuno dei quali, era governato da un Maestro Provinciale.

Quando il Vescovo Albrecht von Buxthoeven morì nel 1229, due candidati si presentarono a Roma, ognuno con ognuno la pretesa di essere il suo legittimo successore. Uno era stato nominato dall'Arcivescovo di Amburgo-Brema, l'altro era stato eletto dai canoni di Riga.

Anche se il Papa ordinò al Cardinale Ottone, suo Legato in Germania, di risolvere la questione, l'ecclesiastico era troppo coinvolto nell'organizzazione dell'opposizione all'imperatore Federico II per recarsi in Livonia o per tenere le udienze, così nel 1230 diede l'incarico a Baldovino, un monaco cistercense dell'abazia di Alnea nella Bassa Lorena, perché seguisse la disputa.

Giunto sul posto, Baldovino di Alnea si arrogò delle iniziative e, sfruttando l'occasione, rispolverò l'idea di formare un unico Stato con tutte le terre contestate della Livonia, che comunque appartenevano ai domini del Papa.

Baldovino di Alnea divenne rapidamente un nemico dei Fratelli della Spada che non amavano questo piano. Negoziò trattati con i nativi, rimosse dalla sua giurisdizione l'Ordine dei Fratelli della Spada ed occupò l'Estonia danese in nome del Papa. Questa era una pericolosa minaccia per le finanze dell'Ordine dei Fratelli della Spada, in quanto i tributi e le imposte erano il loro unico mezzo di approvvigionamento, sia per le loro forze che per l'assunzione dei mercenari.

Piuttosto che accettare umilmente le decisioni di Baldovino di Alnea, come richiedeva la loro regola, i Fratelli della Spada decisero di resistere. La contesa tra Baldovino ed i Fratelli della Spada divenne così forte che lo scopo originario per cui erano nati i Fratelli della Spada, venne più o meno dimenticato. Infine Baldovino approvò Nikolaus von Nauen, il candidato proposto dai canoni di Riga e corse a Roma per lamentarsi del comportamento criminale dei Fratelli della Spada.

Baldovino non ebbe difficoltà a suscitare l'ira della Curia papale contro i Fratelli della Spada (la somiglianza della loro ribellione a quella dell'imperatore Federico II era fin troppo evidente). La reputazione dell'Ordine diminuì ancora di più e si iniziò a discutere apertamente della sua abolizione. Sempre di più si riteneva che i Fratelli della Spada dovessero diventare un ramo dell'Ordine Teutonico.


stemma della città di Riga

Papa Gregorio IX fornì Baldovino di ampi poteri e lo rinviò in Livonia. Baldovino, tuttavia, non tornò a Riga subito, credendo che occorresse prima reclutare un esercito nel caso in cui Fratelli della Spada avessero scelto di resistere.

Nel 1232, dopo aver raccolto degli aiuti locali, Baldovino si precipitò in Italia e persuase il Papa sulle convenienze pratiche del progetto di formare uno Stato vassallo del Papa; su queste basi Gregorio IX lo consacrò Vescovo di Semgallia e Curlandia e lo nominò Legato Papale su tutto quel territorio.

Nel 1233 Baldovino organizzò a Riga il suo quartier generale, ma i suoi piani ambiziosi provocarono la resistenza militare dei Fratelli della Spada, che già possedevano molte delle terre rivendicate da Baldovino.

Tra l'Ordine ed il Legato scoppiò un aperto conflitto armato. Le forze armate del Vescovo, organizzate precipitosamente, occuparono la Curlandia e Baldovino inviò una guarnigione anche in Estonia. Ma i Fratelli della Spada riconquistarono tutte le terre che erano state sottoposte al Legato e, secondo Baldovino, organizzarono un bagno di sangue a Tallinn, dove furono uccisi decine di vassalli del Papa.

Mentre il Maestro Volquin von Naumburg oppose resistenza armata al Legato Pontificio battendo il suo esercito nella battaglia di Reval del 1233, i restanti Fratelli della Spada tollerarono i suoi insulti solamente fino all'estate del 1234, quando Baldovino ordinò loro di cedere il castello di Reval.

I Fratelli della Spada arrestarono il loro Maestro Volquin von Naumburg perché aveva restituito al Vescovo il castello di Reval, poi attaccarono e sconfissero l'esercito del Vescovo. Questa vittoria venne seguita dall'arresto dei sostenitori di Baldovino in tutta la Livonia. Baldovino stesso si rifugiò nell'abazia cistercense di Dunamunde. Accuse e contraccuse convinsero il Papa che la missione di Baldovino fu un fallimento. Nel 1234 Gregorio IX rimosse Baldovino dall'incarico di Legato papale e inviò nuovamente Guglielmo di Modena per ristabilire la pace.


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