Le ultime rivolte e la normalizzazione

Dopo la conquista della Scalovia, i Cavalieri Teutonici pianificarono l'avanzata contro la Samogizia, ma lo scoppio di una nuova ribellione organizzata da Skalmantas, il capo dei Pruzzi della Sudovia, ritardò la campagna.


il castello di Radzyn

Tra il 1276 ed il 1277 i Pruzzi della Sudovia ed i pagani della Lituania assalirono e bruciarono gli insediamenti cristiani nel Terra di Chelmno vicino ai castelli di Radzyn, Kwidzyn, Zantir e Christburg.

Teodorico, il capo dei Pruzzi convertiti della Sambia, riuscì a convincere i Pruzzi di Sambia, Natangia e Varmia a non ribellarsi. Il Landmeister di Prussia Konrad von Thierberg il Vecchio nell'estate del 1277 portò 1.500 uomini a Kimenau e sconfisse un esercito di 3.000 pruzzi della Sudovia vicino alla foresta di Winsen.

Molti Pruzzi della Pogesania fuggirono nei territori lituani, mentre quelli che rimasero in Prussia vennero confinati dai crociati probabilmente nelle vicinanze di Marienburg (Malbork). Questo nuovo castello, fatto di mattoni, venne costruito per difendere Zantir e proteggeva da ulteriori ribellioni contro Elbing e Christburg.

Le tribù della Prussia centrale si arresero ai crociati dal 1277. I Cavalieri Teutonici ed i Pruzzi della Sudovia restarono impegnati nella guerriglia, dove i Pruzzi erano particolarmente abili. Tuttavia ad essi mancava il numero sufficiente per affrontare i crociati tedeschi, polacchi e volhyniani ed i nobili Pruzzi della Sudovia gradualmente iniziarono a cedere uno dopo l'altro.

L'Ordensmarschall Konrad von Thierberg il Giovane fece una irruzione a Pokima, catturando grandi quantità di bovini e cavalli, oltre a molti prigionieri Pruzzi. Questa irruzione ebbe un tale successo che, con la perdita di solo sei cristiani, i Cavalieri Teutonici catturarono 3.000 Pruzzi della Sudovia.


1280: la rivolta dei sudoviani

Nel 1280 i Lituani ed i Pruzzi della Sudovia invasero la Sambia, ma l'Ordine Teutonico, allertato, aveva fortificato i suoi castelli, privamdo le incursioni del loro successo. Mentre i pagani erano in Sambia, Ulrich Bayer, Komtur di Tapiau, condusse una devastante contro-incursione in Sudovia.


Leszek il nero

Il Principe polacco Leszek il nero conseguì due importanti vittorie sui pagani, garantendo il confine polacco, e Skalmantas, comandante pagano dei Pruzzi di Sudovia, fuggì in Lituania.

Nell'estate del 1283 Konrad von Thierberg il Giovane venne nominato Landmeister di Prussia e portò un grande esercito in Sudovia, trovando poca resistenza. Il Cavaliere Teutonico Ludwig von Liebenzell, che era stato prigioniero dei Sudoviani, negoziò la resa dei 1.600 Pruzzi di Sudovia con Katingerde, loro comandante; tutti vennero successivamente battezzati e trasferiti in Sambia.

La maggior parte dei restanti Pruzzi della Sudovia venne ridistribuita tra la Pogesania e la Sambia; Skalmantas venne perdonato e gli fu consentito di trasferirsi a Balga. La Sudovia venne spopolata, diventando così un confine naturale che proteggeva la Prussia e la Masovia dai Lituani.


la normalizzazione

Le rivolte dei Pruzzi portarono l'Ordine Teutonico ad applicate i diritti gia accordati ai convertiti, anche ai Pruzzi pagani più potenti; tuttavia questo rallentò il ritmo della conversione. I Pruzzi si ribellarono ancora nel 1286 e il 1295 entro la fine del XIII secolo, ma i Cavalieri Teutonici ritornarono a controllare saldamente le tribù dei Pruzzi.

Il popolo dei Pruzzi mantenne molte delle sue tradizioni e stile di vita. Dopo che i Pruzzi erano stati militarmente sconfitti, divennero progressivamente oggetto di assimilazione culturale come parte dello Stato Monastico dei Cavalieri Teutonici.

Con la caduta di San Giovanni d'Acri e l'abbandono della Terra Santa, l'Ordine Teutonico rivolse la sua attenzione nei confronti della Lituania ancora pagana e della cristiana Pomerelia, che separava lo Stato Monastico dei Cavalieri Teutonici dal Ducato di Pomerania, che faceva parte del Sacro Romano impero.


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