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dal 947 al 960


947: Mirò I e Borrell II, Conti di Barcellona

Nel 947, dopo aver trasmesso il governo dei suoi domini ai suoi figli Mirò e Borrell, il Conte Sunyer I di Barcellona si ritirò a vita monastica. Nel 948, alla morte di suo fratello Sunifredo II, Sunyer I ereditò la Contea di Urgell, che passò ai figli Mirò I e Borrell II.

Nel 947 i fratelli Mirò I e Borrell II ricevettero dal loro padre Sunyer I le Contee di Barcellona, Girona e Osona, alle quali si aggiunse nel 948 la Contea di Urgell.

Mirò I e Borrell II si ripartirono le funzioni di governo delle Contee: Borrell II doveva interessarsi della politica estera e delle questioni militari, mentre Mirò I doveva occuparsi della politica interna delle Contee.

Al contrario di suo padre, Borrell II fu più diplomatico che militare. Mantenne sempre relazioni cordiali con i suoi ingombranti vicini: i Franchi al nord e i musulmani al sud. Scambiò ambasciatori con Cordova e, nel 961, firmò un trattato di pace col Califfo Al Hakam II. Fece però parte della coalizione che unì tutti i sovrani cristiani, il Re Sancho I di León, il Re Garcia I Sanchez di Navarra e il Conte Fernán González di Castiglia, che, nel 963, fu sconfitta dal Califfo Al Hakam II e, dopo essere stato sconfitto nel 965 dal governatore di Saragozza, Borrell II fu costretto a chiedere la pace.


951: il Re Ordoño III di León


Ordoño III del León
(dipinto di José María Rodríguez de Losada)

Nel 950 il Re Ramiro II di León partì da Zamora per la sua ultima avventura nei territori di Al Andalus. Raggiunse la valle del Tago e sconfisse per l'ultima volta le truppe del Califfo Abderramán III a Talavera de la Reina, ottenendo un ricco bottino e alcune migliaia di prigionieri. Poi, nel gennaio del 951, morì.

Alla morte del Re Ramiro II, il Regno di León si trovò impantanato in una crisi dinastica, perché l'ascesa al trono di Ordoño III fu messa in discussione dal suo fratellastro Sancho I “il Grasso”.

La contesa portò ad una guerra di successione, che vide sia la Regina Toda di Navarra che il Conte di Castiglia, Fernán González (suocero di Ordoño III), alleati di Sancho I.

Durante la guerra di successione, vista la posizione presa dal suocero, il Re Ordoño III di León ripudiò sua moglie Urraca, figlia del Conte di Castiglia.

Nel 953, la guerra civile terminò con la vittoria di Ordono III che, sconfiggendo Sancho I “il Grasso” a San Esteban de Gormaz, lo estromise dal potere e ottenne nel contempo la sottomissione della Castiglia al regno di León.


955: la pace tra Abderramán III e Ordoño I

Ma questo non fu l'unico problema che ebbe Ordoño III durante il suo regno; dovette sopportare anche numerose ribellioni interne, gli attacchi di Al Andalus e una rivolta in Galizia. Infatti le truppe di Abderramán III penetrarono impunemente da tutte le direzioni in territorio cristiano e la spedizione contro la Galizia del 953 fu così feconda che Cordova vide con entusiasmo l'arrivo di un carico di croci e campane delle chiese galiziane.

In risposta ai Mori, Ordoño III inviò un gran numero di truppe che, nel 955, riuscirono a raggiungere Lisbona. In queste circostanze, il Re Ordoño III di León, aveva bisogno a tutti i costi di trattare la pace con il Califfo e diede inizio alla politica disastrosa e umiliante dei patti con i Califfi di Cordova, che rese i Re Cristiani feudatari del Califfato per oltre cinquant'anni.

Abderramán III accolse con favore gli ambasciatori di León e, l'anno successivo, inviò i suoi ambasciatori, Muhammad ibn Husayn e il famoso interprete giudeo Hasday ibn Saprut, che pattuirono la pace, forse mediante la consegna da parte dei cristiani di alcuni castelli.


956: il primo Regno di Sancho I di León

Il Re Ordoño III di León morì nel 956 a Zamora. Durante il suo Regno aveva effettuato una profonda riorganizzazione dei suoi territori ed aveva continuato con il processo di rafforzamento delle istituzioni reali che aveva iniziato suo padre. Gli succedette il suo fratellastro Sancho I di León, il “grasso”.

Non c'erano Re cristiani che si mostrarono sottomessi ad Abderramán III, come accadde con il Re Sancho I di León, che si trasferì nella capitale del Califato dove fece curare la sua obesità dal medico Hasday.


la penisola iberica intorno all'anno 1000

Il Re Sancho I, cercò di sottomettere i nobili e di restaurare il potere assoluto dei suoi predecessori; ma per questo creò il malcontento tra la nobiltà leonese e castigliana, che, due anni dopo, guidati dal Conte di Castiglia Fernán González, lo detronizzò e lo sostituito con suo cugino Ordoño IV “il Cattivo”, figlio di Alfonso IV di León e della Regina Oneca di Pamplona.


958: il Re Ordoño IV di León

Appena eletto Re di León, Ordoño IV “il Cattivo” sposò la vedova di suo cugino Ordoño III, Urraca di Castiglia, figlia del Conte di Castiglia Fernán González.

Non si hanno molte notizie del regno di Ordoño IV di León, visto che fu molto breve. Secondo alcuni storici non pretendeva la corona che gli fu imposta dagli intrighi e dai rapporti con il suo suocero, il Conte di Castiglia Fernán González.

Si sa comunque che, nel breve tempo di due anni, Ordoño IV, a causa della sua perfidia, si inimicò sia la nobiltà leonese e galiziana che quella castigliana.


958: la guera civile in León

Nel 958 il Re García I Sánchez di Navarra fu coinvolto nella guerra civile tra Sancho I e Ordoño IV che si contendevano il Regno di León. Entrambi i contendenti erano nipoti della Regina Toda di Navarra, madre del Re García I Sánchez di Navarra.


il Re Sancho I di León
dal "Libro de Retratos de los Reyes"

Intanto il detronizzato Sancho I di León, in cerca di aiuti per riconquistare il suo regno, si rivolse a sua nonna, la Regina Toda di Navarra. Questa, grazie all'abilità diplomatica di Hasday ibn Saprut, medico personale del Califfo di Córdoba Abderramán III, nel 958 fu ricevuta assieme a Sancho I dal Califfo, il quale concesse loro un trattato di alleanza in cambio della cessione di dieci castelli nel Regno di León sulle sponde del Duero.

Così, secondo l'accordo firmato, un esercito composto da Navarresi e da Mori prese Zamora nel 959 e Oviedo nel 960, poi il Conte Fernán González di Castiglia e riuscirono farlo prigioniero nella battaglia di Cirueña.

Il Re Ordoño IV di León ottenne riparo a Burgos, ma dovette fuggire anche da lì, abbandonando sua moglie in nella città, perdendo così il favore di suo suocero, il Conte Fernán González, che fece atto di vassallaggio al Re Sancho I di León. Infine si arrese al generale Ghalib che lo portò a Cordova.