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dal 1024 al 1031


1024: il Califfo Muhammad III

Il Califfo Muhammad III (Muhammad ibn Abderramán ibn Ubayd Allach ibn Abderramán III) regnò solo poco più di un anno, perché, riorganizzate le sue truppe, Yahya ibn Ali al Mutali pose nuovamente l'assedio a Cordova, costringendo Muhammad III a rinunciare alla alla lotta e fuggire dalla città travestito da donna.


1025: il Califfo Yahya ibn Ali al Mutali

Era la seconda volta che Yahya ibn Ali al Mutali conquistava il trono del Califfato di Cordova, ma lo potè mantenere per poco più di un anno, questa volta a causa della pressione dei Abbadidi di Siviglia e, soprattutto, delle truppe di Al Jairan di Almería e di Muhayid di Denia, che infine lo costrinsero a rifugiarsi a Carmona. I Cordovani poi elessero Hisam III, fratello di Abderramán IV, l'ultimo Califfo prima della disintegrazione del Califfato nei “Regni di Taifa”.


1026: Il Califfo Hisam III

Il Califfo Hisam III(Abu Bakr, Hisam ibn Muhammad ibn Abd al-Malik ibn Abderramán III Al Nasir, al MutWadd bi-llah) restò in carica per di quattro anni, sei mesi e due giorni. Suo padre era Muhammad ibn Abd al Malik, un personaggio di nessun rilievo, nipote del califfo Abderramán III.

Era il fratello maggiore dello sfortunato Califfo Abderramán IV, morto nel 1018 durante una rivolta popolare, durante la quale il futuro Califfo Hisam III riuscì a scappare rifugiandosi ad Alpuente, a nord-ovest di Valencia, dove fu stato accolto dal Signore arabo del posto Abdállah ibn Qasim al Fihri.


la puerta de la Gran Mezquita (dipinto di Gustav Bauernfeind)

I notabili e i cordivani concordarono di nominare Califfo Hisam III mentre era ancora nella fortezza di Alpuente. Il nuovo Califfo, tuttavia, non aveva alcuna fretta di andare a Cordova a prendere possesso del trono che gli era stato offerto. Solo dopo due anni decise di mettersi sulla strada della capitale, arrivando nel dicembre del 1029. La sua entrata a Cordova causò non poco disprezzo per la povertà che mostrava, montando un cavallo dai modesti finimenti e indossando dei vestiti logori.

Senza alcuna capacità di governare, il Califfo scelse come Visir Akam ibn Sa´id, che si interessò soprattutto di ben servire la tavola del suo Signore e nel fornirgli cantanti e musici.

Anche il Visir si circondò di persone di scarsa qualità. I notabili di Cordova tentarono di uccidere il Visir, ma incapaci di farlo direttamente, si appoggiarono il popolo: promisero a un giovane Omayyade, che se avesse ucciso il Visir, ne avrebbe occupato il posto. Il giovane, con più audacia che intelligenza, si appostò con alcuni compagni in un luogo che il Visir utilizzava per andare al Palazzo, e senza fatica lo uccisero e sfilarono col la sua testa su una lancia per le strade della città.

Questo omicidio accadde il 30 novembre del 1031 e fu il segnale del saccheggio dell'Alcázar da parte del popolo. Subito dopo il popolo si diffuse per tutti i sobborghi, sino a quando a Cordova non rimase più in vita un Omayyade.

Il Califfo Hisam III riuscì a fuggire attraverso un passaggio che collegava l'Alcázar con la Moschea, portando con se mogli e figli, dove trascorsero la notte in attesa del peggio. La mattina dopo i notabili decisero di imprigionare il Califfo deposto nel castello di Ibn Saraf, senza preoccuparsi neanche la ottenere la firma della sua deposizione.

Il Califfo Hisam III non restò a lungo prigioniero, perché trovò asilo a Lleida, dove morì nel dicembre del 1036, all'età di 62 anni. Così finì l'ultimo Califfo della dinasta Omayyade di Al Andalus.


1028: il Re Bermudo III di León

Il Re Alfonso V di León e Castiglia morì nel 1028, ucciso dai difensori musulmani mentre stava assediando Viseu, nell'odierno Portogallo. Gli successe il figlio, Bermudo.

Aveva 11 anni quando nel 1028, alla morte del padre, Bermudo III ereditò il regno di León e Castiglia, per cui fu affiancato dalla sua matrigna, Urraca Garcés di Navarra, come reggente.

Appena incoronato, Bermudo III sposò Urraca, una nobile di cui non si conoscono gli ascendenti. L'anno successivo il Conte di Castiglia García Sánchez si recò in León per sposare la Principessa Sancha, sorella del Re Bermudo III di León, fu ucciso all'uscita dal palazzo reale di León.

Sia Bermudo III, attraverso la reggente Urraca, che il fratello di quest'ultima, il Re Sancho III Garcés di Navarra, reclamarono allora diritti dinastici sulla Contea di Castiglia. Il Re Sancho III ebbe la meglio ed occupò tutta la Castiglia e sua moglie Munia, sorella del Conte di Castiglia García Sánchez, divenne Contessa. Si riaprì allora la contesa tra il Regno di León e la Contea di Castiglia, che durò diversi mesi, sino che a fu siglata la pace con un contratto di matrimonio tra Sancha, sorella di Bermudo III e Ferdinando, figlio di Sancho III Garcés e di Munia.


il Re Bermudo III di León
dal "Libro de Retratos de los Reyes"

Il matrimonio tra Sancha e Ferdinando avvenne nel 1032, ma la pace fu di breve durata e l'anno seguente la guerra riprese. Dopo la conquista di Zamora, Sancho III Garcés, nel 1034, occupò Astorga e la stessa León, capitale del regno, costringendo Bermudo III a rifugiarsi in Galizia.

Quindi il Re Sancho III Garcés di Navarra aveva riunito la quasi totalità della cristianità in un unico Stato che il Regno di Navarra, la Contea di Aragona, le Contee di Sobrarbe e Ribagorza, la Contea di Castiglia e il Regno di León.

Solo dopo la morte di Sancho III Garcés nel 1035, Bermudo III poté recuperare il Regno di León, ma si dovette scontrare col cognato, il Conte Ferdinando I di Castiglia, marito di sua sorella Sancha I, che reclamava la successione sul Regno di León.

Bermudo III morì nel 1037 nella battaglia di Tamarón, dove si scontrò con le truppe del Conte Ferdinando I di Castiglia. Dopo la sua morte la corona di León passo a sua sorella Sancha I, la quale associò al trono suo marito il Conte Ferdinando I di Castiglia.


1029: l'unione della Contea di Castiglia al Regno di Navarra

Alla morte del Conte García Sánchez, la Contea di Castiglia passò a sua sorella Munia, moglie del Re Sancho III di Navarra.

La Contessa Munia governò la Contea di Castiglia assieme al marito sino al 1032, quando Munia si ritirò e Sancho III di Navarra fu incoronato anche Conte di Castiglia. Nel 1035, dopo la morte del marito, Munia si ritirò in convento. In quegli anni fondò il monastero di San Martino ed in questo monastero morì il 13 luglio 1066.


1032: La guerra tra Navarra e il León

Tra il Re Sancho III di Navarra e il Re Bermudo III di León, riprese la guerra e durò sino al 1032, quando fu firmata la pace con un nuovo accordo matrimoniale: Ferdinando, figlio primogenito di Sancho III di Navarra, sposò Sancha, sorella del Re Bermudo III di León.

Nonostante il nuovo matrimonio tra Ferdinando e Sancha, la contesa col Regno di León fu ripresa con la conquista di Zamora. Nel 1034 il Re Sancho III di Navarra occupò Astorga e la citta di León, capitale del Regno, costringendo il Re Bermudo III di León a rifugiarsi in Galizia. Il Re Sancho III di Navarra quindi aveva riunito sotto la sua corona la quasi totalità della cristianità in un unico Stato che si estendeva dalla Galizia alla contea di Barcellona e comprendeva il Regno di Navarra, la Contea di Aragona, le Contee di Sobrarbe e Ribagorza, la Contea di Castiglia ed il Regno di León.