La Taifa di Granada

Con la disintegrazione del Califfato di Cordova, nel 1013 la famiglia berbera dei Banu Ziri guidata da Zawi ben Ziri prese il controllo della provincia di Elvira, cui capitale era Medina Elvira, e costituì la Taifa di Granada. Visto che la città di Elvira era in un sito difficilmente difendibile, Zawi ben Ziri decise di spostare la capitale del Regno di Taifa a Medina Garnata, l'attuale Granada.

Nel 1019, Zawi ben Ziri partì da Granada per l'Africa, con l'intenzione di impadronirsi del Regno di Ifriquiya, una regione nord-africana della quale era originario, sfruttando il fatto che il Re era morto e il suo erede era ancora di minore età. Questa decisione lo portò alla perdita del trono di Granada in favore di suo nipote Habús ben Maksan.

Il Regno di Habús ben Maksan fu segnato da un grande sviluppo politico, culturale ed economico, quando l'ebreo Samuel ben Nagrela nel 1030 fu nominato Visir e che progressivamente divenne il vero sovrano della Taifa fino alla sua morte nel 1057. In questo periodo, il territorio della Taifa si estese verso nord, comprendendo gran parte dell'antica provincia di Yayyan.

Ad Habús ben Maksan gli succedette sul trono suo figlio Badis ben Habús, sebbene una parte della Corte di Granada sostenesse Yaddair ben Hubasa, nipote di Habús ben Maksan, il quale organizzò un complotto per impadronirsi del trono, ma che non vi riuscì grazie al Visir Samuel ben Nagrela che, informando il Re, riuscì a rafforzare la sua posizione nel Regno.


la Alhambra di Granada

Nel 1038 il confronto di Badis ben Habús con Zuhair, Re della Taifa di Almería, permise a Badis ben Habús di impossessarsi di parte della Taifa di Almería. L'anno seguente riuscì a frenare le voglie di espansionismo di Abú al-Qasim, Re della Taifa di Siviglia, sconfiggendolo ad Écija in coalizione con le Taifa di Malaga e di Badajoz.

Nel 1057 Badis ben Habús conquistò la taifa di Málaga, annettendola al suo regno e mettendo come governatore il suo figlio primogenito Buluggin ben Badis, che tuttavia non potè succedere a suo padre come Re della Taifa di Granada, poiché morì nel 1064 (probabilmente per ordine di José ben Nagrela, che era succeduto come Visir a suo padre Samuel ben Nagrela).

La morte del primogenito collocò Maksan ben Badis, secondo figlio di Badis ben Habús, come erede al trono, ma ancora una volta gli intrighi del Visir José ben Nagrela fecero si che Badis ben Habús fosse bandito a Jaén dove si dichiarò Re indipendente.

José ben Nagrela continuò a cospirare contro Badis ben Habús e, nel 1066, raggiunse un accordo con il Re della taifa di Almería, Muhammad ben Ma'n al-Mu'Tasin per farlo Re della Taifa di Granada. Il complotto ha raggiunse le orecchie della gente di Granada che si sollevò uccidendo il Visir e la maggior parte della popolazione ebrea della città.

Dopo la morte del Visir José ben Nagrela, il suo posto occupato dall'arabo Al Naya e dopo l'assassinio di questo, dal mozarabico Abú-l-Rabí, chi manovrò con successo Badis ben Habús affinchè non nominasse successore suo figlio Maksan ben Badis, ma suo nipote Abd'Allah ben Buluggin.

Alla morte di Badis ben Habús nel 1073, scartato come successore suo figlio Maksan ben Badis, i due pretendenti al trono erano i suoi nipoti Tamim e Abd'Allah. Sarebbe stato quest'ultimo ad avere il trono poiché, pur essendo più giovane di suo fratello Tamim, la sua giovinezza lo rendeva più facilmente gestibile dal Visir Abú-l-Rabí.


il castello di Almunecar

Il Regno di Abd'Allah cominciò sofferrendo pressione sia del Re Alfonso VI di León e Castiglia, che quella di come Al Mu'tamid, Re della Taifa di Siviglia, che unrono le proprie forze quando Abd'Allah si rifiutò di pagare la paria ad Alfonso VI. La presa di Cordova del 1075 da parte di Al Mamún, Re della taifa di Toledo, fu un momento di sollievo dalla pressione militare che stava soffrendo la Taifa di Granada. Tuttavia questa pressione tornò a crescere dopo la conquista di Cordova da parte di Al Mu'tamid nel 1077, che convinse Abd'Allah ad accettare il pagamento di paria ad Alfonso VI nel 1078.

Nel 1082 la Taifa di Granada subì una nuova aggressione dalla Taifa di Málaga, governata da Tamim, fratello di Abd'Allah. Abd'Allah organizzò un forte esercito e, dopo la cattura di numerosi castelli, assediò la città di Málaga, costringendo suo fratello a chiedere perdono e impossessandosi di parte del territorio di Málaga.

Nel 1085 il Re Alfonso VI prese Toledo, costringendo Abd'Allah e i Re delle Taifa di Siviglia e Badajoz a cercare l'aiuto degli Almoravidi, i quali entrarono nella penisola iberica nel 1086 e sconfissero Alfonso VI nella battaglia di Zalaca, gli Almoravidi si resero conto della debolezza che avevano i Regni di Taifa per le loro continue dispute interne, e alla fine conquistarono tutti i Regni di Taifa, compresa la Taifa di Granada che cadde nel 1090.