dal 1369 al 1406


1369: La battaglia di Montiel

Nel 1369, a Montiel, il Re Pietro I di Castiglia, supportato dal Ferdinando I del Portogallo, dal Sultano Muhammad V di Granada e dal Sultano Abu l-Fariz Abdul Aziz I del Marocco si scontrò in battaglia con il suo fratellastro, Enrico di Trastàmara, appoggiato dal regno di Francia. La Battaglia di Montiel fu la battaglia finale della prima guerra civile castigliana, che insanguinava la Penisola iberica da circa quindici anni.

Enrico di Trastàmara, dopo la conquista di Burgos, si era proclamato Re di Castiglia; poi era entrato in Toledo e, successivamente, aveva conquistato Siviglia. Nell'aprile del 1367 il Re Pietro I di Castiglia aveva avuto ragione dei rivoltosi e, verso la fine dell'anno, aveva riconquistato buona parte del regno.

All'inizio del 1368 Enrico di Trastàmara, assistito da truppe francesi, riuscì ad occupare la metà orientale del regno di Castiglia, conquistando la città di León, il 15 gennaio.

Per tutto il 1368 la situazione rimase ferma, finché, all'inizio del 1369 il Re Pietro I di Castiglia ricevette l'aiuto delle truppe marocchine del Sultano Abu l-Fariz Abdul Aziz I, delle truppe del Sultanato di Granada e delle truppe portoghesi del Re Ferdinando I del Portogallo.

Con questo esercito, il Re Pietro I di Castiglia partì per liberare Toledo, assediata dal fratellastro. Lo scontro avvenne nelle vicinanze di Montiel e il 14 marzo 1369, Enrico di Trastámara lanciò l'offensiva finale che sbaragliò l'esercito del Re Pietro I che fu costretto a fuggire e rifugiarsi nel castello di Montiel.

Quando Enrico di Trastámara mise sotto assedio il castello di Montiel, il Re Pietro I cercò disperatamente di negoziare una resa e quindi si mise in contatto con Bertrand Du Guesclin, comandante dell'esercito di Enrico di Trastámara.

Bertrand Du Guesclin finse di accettare la trattativa, ma poi introdusse Pietro I nella tenda in cui si trovava Enrico di Trastámara. I due si scagliarono uno contro l'altro e, alla fine, il Re Pietro I fu sopraffatto e ucciso da Enrico di Trastámara.


1369: Il Re Enrico II di Castiglia

Nel 1369 Enrico di Trastámara fu incoronato Re di Castiglia e León nel monastero di Santa María la Real de Las Huelgas a Burgos con il nome di Enrico II.

Il consolidamento della sua nuova posizione risultò molto difficile: il Re poteva contare soltanto sull'appoggio dei francesi, mentre doveva difendersi dagli attacchi di Inghilterra, Portogallo, Navarra e Aragona; mentre intere regioni del suo regno erano fuori dal suo controllo.


Enrico II, Re di Castiglia e León
(dipinto di José María Rodríguez de Losada)

Quindi Enrico II dovette combattere una guerra contro i paesi confinanti per difendere il suo trono. Ferdinando del Portogallo, alleatosi con il Re Pietro IV di Aragona, invase la Galizia, ma alla prima resistenza si ritirò e pose il blocco alla foce del Guadalquivir, mentre il Re Enrico II di Castiglia entrò in Portogallo, occupò Braganza e sconfisse i portoghesi a Sanlúcar de Barrameda, mettendo così fine all'invasione portoghese-aragonese.

Nel 1272 Ferdinando del Portogallo si alleò con il Duca Giovanni di di Lancaster. Enrico II di Castiglia prima sconfisse gli inglesi nella battaglia navale di La Rochelle, quindi nel 1373 invase il Portogallo e, nel marzo delllo stesso anno, impose a Ferdinando del Portogallo il Trattato di Santarem, con il quale il Re portoghese cedeva alla Castiglia sei città portoghesi come garanzia.

Successivamente Enrico II di Castiglia si scagliò contro la Navarra, riconquistando il territorio castigliano perso in precedenza e imponendo la prima pace di Briones; quindi si diresse contro Pietro IV di Aragona, sconfiggendo anche lui e obbligandolo alla firma della pace di Almazán del 1374.

Nel 1378, Enrico II di Castiglia attaccò nuovamente la Navarra, assediò Pamplona, conquistò una quindicina di castelli e impose la seconda pace di Briones, dove la Navara riconosceva alla Castiglia la proprietà dei castelli conquistati per dieci anni.

Enrico II di Castiglia morì a Santo Domingo de la Calzada nel 1379. Gli succedette il figlio Giovanni I di Castiglia.


1379: Il Re Giovanni I di Castiglia


Giovanni I di Castiglia e León
(dipinto di José María Rodríguez de Losada)

Il 25 luglio 1379 a Burgos, nel monastero di Santa María la Real de Las Huelgas, Giovanni I fu incoronato Re di Castiglia.

Nello 1381 la Castiglia fu attaccata dal Re Ferdinando I del Portogallo che, alleatosi con l'Inghilterra, aveva ricevuto l'aiuto delle truppe inglesi; in risposta Giovanni I inviò la sua flotta alla foce del Tago e, nel marzo del 1382, pose l'assedio a Lisbona. La città resistette e, nell'agosto dello stesso anno, a Elvas, fu siglata la pace.

Nel dicembre del 1383, dopo la morte del Re Ferdinando I del Portogallo, il Re Giovanni I di Castiglia, invase il Portogallo e, nel marzo del 1384 mise nuovamente l'assedio a Lisbona. Tra gli assedianti si diffuse la peste e Giovanni I, dopo aver subito una sconfitta a Los Atoleiros il 6 aprile 1384, rientrò in Castiglia, mentre in Portogallo imperversava la guerra civile per la successione al trono.

Nell'aprile del 1385 le Cortes portoghesi si riunirono a Coimbra per decidere della successione alla corona: gli autonomisti erano divisi tra Giovanni di Aviz, Gran Maestro dell'Ordine d'Aviz, che era figlio del Re Pietro I del Portogallo e della sua amante Teresa Gille Lourenço, ed un altro Giovanni, figlio anche lui del Re Pietro I del Portogallo e della sua terza moglie, Inés de Castro. Il 6 aprile 1385 fu scelto Giovanni di Aviz col nome di Giovanni I del Portogallo.

Nella primavera del 1385 Giovanni I di Castiglia, scontento per la scelta delle Cortes portoghesi, inviò la flotta alla foce del Tago che pose il blocco a Lisbona, mentre lui, invase il Portogallo con un esercito di 32.000 uomini. Il Re Giovanni I del Portogallo poteva opporre solo 6.500 uomini; lo scontro avvenne il 14 agosto del 1385 ad Aljubarrota e la vittoria dei portoghesi fu così netta che entrarono in Castiglia ed, il 15 ottobre, sconfissero i castigliani anche a Valverde.

Nel luglio del 1388 fu firmato il trattati di pace; che stabiliva una tregua tra Castiglia e Portogallo della durata di tre anni.

Giovanni I di Castiglia morì improvvisamente il 9 ottobre 1390 a causa di una caduta da cavallo, lasciando il regno nelle mani del figlio appena undicenne, Enrico III di Castiglia.


1390: Il Re Enrico III, Re di Castiglia


Enrico III, Re di Castiglia e León
(dipinto di José María Rodríguez de Losada)

Nel 1390, all'improvvisa morte del padre, Enrico III divenne Re di Castiglia a soli 11 anni. Per goverare il suo Regno venne istituito un consiglio di reggenza, guidato da Juan García Manrique, Arcivescovo di Santiago de Compostela.

Gli anni della reggenza, che furono piuttosto tumultuosi perché i reggenti, divisi in due fazioni nemiche, litigavano tra loro, rendendo instabile il governo del regno, terminarono, il 2 agosto 1393, quando Enrico fu dichiarato maggiorenne e assunse il potere effettivo.

Nel 1393 la Castiglia rinnovò la tregua con il Portogallo per ulteriori quindici anni. Nel 1396 le ostilità ripresero e durarono sino al 1402, quando venne firmata una nuova tregua.


1391: Il Sultano Yusuf II

Il Sultano Yusuf II era il maggiore dei quattro figli di Muhammad V, e gli succedette sul trono il 15 gennaio 1391, giorno della morte di Muhammad V.

Durante il primo anno del suo regno fu dominato dal Visir Jalid, un ambizioso ministro liberto di suo padre che influì nella prigionia dei tre fratelli del Sultano (Said, Muhammad e Nasr), sospettando che questi cospirassero per strappargli il potere.

Per lo stesso motivo, Yusuf II mise in prigione diversi personaggi di Granada, tra cui il poeta Ibn Zamrak, e infine finì per fare decapitare proprio il Visir Jalid sospettando che stava tramando un complotto con l'ebreo Yahya ibn Saig, per avvelenarlo. Anche suo figlio Muhammad cospirò per detronizzarlo, ma il tempestivo intervento dell'ambasciatore di Fez placò gli spiriti.

Nonostante le sue misure per impedire di essere detronizzato, è certo che a Yusuf II non mancano i motivi per la sua paura, perché alla fine fu imprigionato nella fortezza di Salobreña dove morì quando ancora non aveva compiuto due anni al potere. Il suo legittimo erede, il Principe Yusuf, venne rimosso dalla successione in favore di suo figlio Muhammad VII.


1392: Il Sultano Muhammad VII

Il Sultano Muhammad VII era figlio di Yusuf II. Alla morte di suo padre e con l'aiuto degli alti dignitari del Sultanato di Granada, riuscì a far improgionare a Salobreña suo fratello maggiore Yusuff e ne prese il potere. Il suo Visir era Ibn Zamrak, il famoso poeta i cui versi adornano l'Alhambra, anche il Sultano finì per sostituirlo e ordinare la sua morte nel 1393.


il principe arabo
(dipinto di Rudolf Ernst)

Muhammad VII approfittò dei tumulti che agitavano la Castiglia durante la minore età di Enrico III, effettuando alcune incursioni nei vicini territori in cerca di bottino; poi, nel 1404, riprese le ostilità con la Castiglia.

Ai vari colloqui di pace seguivano le offensive e le violazioni del cessate il fuoco. Il 6 Ottobre 1406 fu firmata a Madrid una tregua di due anni tra Enrico III si Castiglia e il Sultano Muhammad VII di Granada, che stabiliva la libertà di commercio e l'istituzione dei giudici di confine, i quali avevano il compito di risolvere le controversie tra il Sultanato di Granada e il Regno di Castiglia nelle aree di confine.


1406: la battaglia di Collejares

Poco dopo aver firmato un trattato di pace, il Sultano di Granada, spinto dalle lotte di potere nella sua corte, lo portarono a rompere il trattato. Muhammad VII, incoraggiato e aiutato dai Merinidi del Marocco, invase il territorio della Murcia nel Regno di Castiglia.

Enrico III di Castiglia colse l'occasione per contrastare la minaccia di Muhammad VII e, dopo aver firmato un trattato di pace con i portoghesi, mosse contro Granada.

I due eserciti si scontrarono nella zona intorno Collejares, vicino alle città di Úbeda e Baeza e le forze castigliane riuscirono sbaragliare le forze del Sulranato di Granada.

Enrico III morì poco dopo a Toledo, nel dicembre 1406, mentre stava preparando una nuova campagna contro il Sultanato di Granada, avendo nuovamente dichiarato guerra al Sultano Muhammad VII, che aveva occupato il castello di Ayamonte.