NASCITA E GENEALOGIA DE EL CID


Nascita

Rodrigo (o Ruy) Díaz nacque a metà dell'XI secolo; l'anno esatto della sua nascita è sconosciuto, cosa frequente quando si tratta di personaggi medievali.


Vivar del Cid (Spagna): monumento a Rodrigo Díaz

I vari studiosi propongono l'anno della sua nascita tra il 1041 (Ramón Menéndez Pidal) e il 1057 (Ubieto Arteta), ma ora molti studiosi propongono una data compresa tra il 1045 e il 1050; secondo Martínez Diez, Rodrigo Díaz è nato nel 1048.

Il suo luogo di nascita è fortemente indicato dalla tradizione, ma senza una conferma documentaria, in Vivar (oggi Vivar del Cid), un piccolo villaggio appartenente al comune di Quintanilla de Vivar, situato nella valle del fiume Ubierna, a dieci chilometri a nord di Burgos.

La prima menzione esplicita che afferma che El Cid è nato a Vivar si trova nel “Mocedades de Rodrigo”, un'opera composta intorno al 1360, che racconta le origini e le prime gesta del giovane Rodrigo Díaz.


Genealogia


ritratto dello storico Ramón Menéndez Pidal

Lo storico medievalista Ramón Menéndez Pidal, nella sua monumentale “La España del Cid” scritta nel 1929, ha cercato un Cid di origini castigliane che si adattava a quello descritto nel “Cantar de mio Cid” del 1200, che conteneva una storicità essenziale.

L'autore dell'opera descrive il suo eroe come un cavaliere di basso rango che ascende nella scala sociale sino a imparentarsi con le monarchie, in costante contrapposizione agli interessi della nobiltà terriera di León.

Questa tesi tradizionalista è stata seguita anche da Gonzalo Martínez Diez, che vede Diego Laínez(o Flaínez), il padre del Cid, come un “capitano di frontiera” di poco rilievo quando dice:“La totale assenza di Diego Laínez in tutti i documenti emessi dal Re Ferdinando I conferma che il nobile de Vivar non sembra in qualsiasi momento tra i primi magnati del regno”.

Tuttavia, questo punto di vista si combina male con la “Historia Roderici”, che parla di Rodrigo Díaz come “uomo illustre”, cioè appartenente alla aristocrazia; allo stesso modo si esprime il “Carmen Campidoctoris”, un poema sul Cid scitto in latino intorno al 1190, che lo descrive come “nobiliori de genere ortus” (discendente di nobile lignaggio).

Inoltre, uno studio condotto da Luis Martínez García nel 2000, ha rivelato che il patrimonio che Rodrigo ereditò da suo padre era abbondante, e comprendeva delle proprietà in numerose località della valle del fiume Ubierna, e questo voleva dire che era un magnate dell'alta aristocrazia. E' una congettura invece che il padre di Rodrigo Díaz appartenesse alla Corte Reale.


una pagina della “Historia Roderici”

Poiché lo storico medievalista Ramón Menéndez Pidal ha affermato che il padre del Cid non era un membro della “prima nobiltà”, gli storici successivi lo hanno considerato semplicemente un “infanzón”, cioè un membro della piccola nobiltà spagnola, “capitano di frontiera” nelle lotte tra Navarra e Castiglia lungo la linea dell'Ubierna (Atapuerca).

Tra il 2000 e il 2002 il lavoro genealogico di Margarita Torres ha scoperto che quel Diego Flaínez citato nella “Historia Roderici” come antenato del Cid, apparteneva all'illustre famiglia leonese dei Flaínez, una delle quattro più potenti famiglie del Regno di León, imparentata con la famiglia dei Banu Gómez, con il Re Ramiro II di León e i Re delle Asturie.

Il padre del El Cid era, secondo tutte le indicazioni, uno dei figli del magnate Flaín Muñoz, Conte del León intorno all'anno 1000; Poichè era secondogenito, si allontanò dalla sua famiglia per cercare miglior fortuna, come era in uso a quei tempi. Nel suo caso, lo troviamo presente nella valle dell'Ubierna, durante la guerra con la Navarra nel 1054, mentre regnava Fernando I di Castiglia e León.


monumento a El Cid Campeador (Burgos - Spagna)

Fu allora che acquisì i possedimenti di Vivar, dove nacque Rodrigo, oltre a strappare ai navarresi i castelli di Ubierna, Urbel e La Piedra. Nonostante questo, egli non fece mai parte della Corte, probabilmente perché la sua famiglia era caduta in disgrazia all'inizio del XI secolo, quando si sollevò contro Fernando I.

Di sua madre si conosce il cognome, Rodríguez; più incerto è il suo nome, che potrebbe essere Maria, Sancha o Teresa), figlia di Rodrigo Álvarez, membro dell'alta nobiltà castigliana che faceva parte del seguito del Re Ferdinando I di León.


il Re Ferdinando I di León
(da una miniatura medievale)

Nel 1058, ancora molto giovane, Rodrigo Díaz entrò al servizio della Corte di Ferdinando I, Conte di Castiglia e Re consorte di León, come paggio del Principe Sancio II, facendo parte della sua “curia nobile”. Questo rapido ingresso al seguito di Sancho II è un altro indizio che suggerisce che il giovane Rodrigo Díaz non era un umile nobile.

In breve, è certo che Rodrigo Díaz discende per linea materna dalla nobiltà dei magnati e questo è valido anche per la linea partena perché discendente dall'illustre famiglia leonese dei Flaínez.

In ogni caso, la presenza del giovanissimo Rodrigo Díaz nella Corte di Ferdinando I e il successivo servizio alle dipendenze del Re Alfonso VI, sono sufficienti per concludere che El Cid era un membro dell'alta aristocrazia.

Infine la “Historia Roderici” ci dettaglia così la sua genealogia: Laín Calvo generò molti figli; fra loro si contavano Fernando Laínez e Bermudo Laínez. Fernando Laínez generò Laín Fernandez, Bermudo Laínez generò Rodrigo Bermúdez.Laín Fernandez generò Núno Laínez, Rodrigo Bermúdez, Pedro Fernandez e una figlia, di nome Eylo. Núno Lainez ricevette questa Eylo come sposa e generò da lei Laín Núnez. Laín Núnez generò Diego Laínez.


ritratto de El Cid (cattedrale di Burgos)

Diego Laínez generò Rodrigo Díaz el Campeador dalla figlia di Rodrigo Alvarez, fratello di Núno Alvarez, che aveva il castello di Amaya e molte altre regioni. Rodrigo Alvarez aveva il castello de Luna e le regioni di Mormojon, Moradillo, Cellorigo e Curiel e molte ville nella pianura. Sua moglie era Donna Teresa, sorella di Núno Laínez de Relias. Diego Laínez, padre di Rodrigo Díaz el Campeador, strappò ai navarresi un grande e forte castello che si chiamava Ubierna, Urbel e La Piedra. Combatté contro i navarresi più volte; una volta riuscì a trionfare su di loro, ma mai fu in grado di sconfiggerli. Alla sua morte, Rodrigo Díaz suo figlio gli succedette nell'eredità paterna.