L'ESILIO DEL CID

La ricostruzione letteraria della battaglia di Cabra ha voluto vedere la causa dell'inimicizia tra Rodrigo Díaz e il Re Alfonso VI, istigata dalla nobiltà vicina a García Ordóñez, anche se la protezione che El Cid diede al Re della Taifa di Siviglia, arricchiva le casse di Alfonso VI.


El Cid e la sua mesnada partono per l'esilio
(illustrazione di Justo Jimeno perla rivista “La España Medieval”)

In realta i disaccordi con il Re Alfonso VI erano avvenuti quando Rodrigo Díaz, dopo aver respinto un'incursione di truppe musulmane a Soria nel 1080, sconfinò e invase per proprio conto le terre di Al Qádir, il burattino Re della Taifa di Toledo, saccheggiando la sua zona orientale che era sotto la protezione del Re Alfonso VI e ritornò indietro con un bottino enorme e migliaia di prigionieri.

Gli odi e i mormorii dei nobili leonesi facilmente trovarono eco nel cuore di Alfonso VI e il Re che voleva esercitare la sua autorità non poteva dare il suo consenso alle personalità troppo potenti a Corte e cercava di tagliare le ali dei più audaci.

Il monarca sentì i suggerimenti dei cortigiani invidiosi e decise di non impiegare più El Cid nelle imprese di guerra perché non gli piaceva il fatto che le vittorie venissero attribuite direttamente a lui.

Inoltre ricordava con dispiacere le iniziative del suo vassallo contro i mori di Granada e di Toledo e, ingiustamente, ruppe il vincolo di vassallaggio e bandì dai suoi regni El Cid Campeador assieme a sua moglie e i suoi figli.

Rodrigo Díaz partì per l'esilio, probabilmente, nel 1081. Come molti altri cavalieri che avevano perso la fiducia del loro Re prima di lui, El Cid non poté fare altro che andare alla ricerca di un nuovo signore al quale offrire la sua esperienza militare e il servizio della sua mesnada.

El Cid Campeador pensò che i Conti di Barcellona e il Re d'Aragona erano i più attivi nella conquista dei Regni di Taifa musulmani, e lui poteva allearsi con uno di loro a per cercare di conquistare il Regno di Al Muqtadir di Saragozza.

Per prima cosa El Cid Campeador si recò a Barcellona, forse con un eccesso di fiducia e anche un po' di vanità. A quel tempo governavano congiuntamente due gemelli, i Conti Ramón Berenguer II e Berenguer Ramón II, ma loro non apprezzarono la proposta dell'esule, e respinsero la sua offerta.

Di fronte a questo rifiuto, forse El Cid poteva rivolgersi al Re Sancho Ramírez di Aragona; non si sa perché non lo fece, ma non si dovrebbe dimenticare che Rodrigo aveva partecipato alla battaglia dove era stato ucciso il padre del monarca Aragonese.

Visto che non voleva fare la guerra contro il Re Alfonso VI o contro i mori suoi tributari, pensò quindi di offrire i suoi servigi al Regno di Taifa di Saragozza sul quale aleggiavano le ambizioni del Re di Aragona e dei Conti di Barcellona.