Goffredo di Buglione vide anche la necessità di una protezione permanente del Santo Sepolcro, costantemente assediato da bande di musulmani che cercavano di appropriarsi delle ricche offerte votive lì depositate. Anche i pellegrini cristiani costituivano un pericolo, in quanto, sempre alla ricerca di reliquie, cercavano di impossessarsi delle pietre del tempio.


Cavaliere del Santo Sepolcro

Affidò quindi la custodia del Santo Sepolcro ad un gruppo scelto di Cavalieri. La tradizione racconta che questo compito fu assegnato a cinquanta uomini (Torquato Tasso, nella Gerusalemme Liberata, scrisse: “Son cinquanta guerrier, che in puro argento spiegan la trionfal Croce”) che furono distaccati dall'esercito che aveva conquistato Gerusalemme alla cristianità per dedicarsi esclusivamente a questo servizio: il nucleo di Cavalieri destinato a tale scopo ebbe sin dalle origini un rapporto vincolante con l'autorità ecclesiastica.


Cavaliere del Santo Sepolcro

Secondo una cronaca dell'epoca, molti cavalieri si presentarono immediatamente per fare parte della milizia che doveva proteggere il Tempio del Sepolcro, e molti si presentarono anche dopo, provenienti da diversi paesi europei. Questo gruppo di Crociati, doveva fare voto di obbedienza al Priore del Santo Sepolcro e, sotto giuramento, prometteva di dedicare la sua vita a difendere la tomba di Cristo, costituendo una guardia d'onore.

Con buona probabilità si fa risalire la data dell'istituzione dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme fra il 18 luglio ed il 12 agosto del 1099, cioè tra l'elezione di Goffredo di Buglione e la battaglia di Ascalona, alla quale presero parte anche i Cavalieri del Santo Sepolcro (Miles Jherusalem).

Da quel momento all'interno della Chiesa del Santo Sepolcro coesistevano due realtà, una religiosa, rappresentata dai Canonici ed una laica, rappresentata dai Cavalieri.