Ci furono quindi diverse iniziative volte a rivitalizzare l'Ordine al di fuori dell'orbita papale. Notevole, tra le altre, fu l'iniziativa di un gentiluomo spagnolo, Don Pedro de Zarate. Questo signore nel 1555 convocò un Capitolo Generale dei Cavalieri del Santo Sepolcro distribuiti in tutto l'Occidente. Lo scopo di questo Capitolo era quello di scegliere per Gran Maestro un potente principe della cristianità che, con la sua alta autorità, restituisse l'Ordine del Santo Sepolcro al suo stato originale, eliminando la frammentazione e la situazione di incertezza in cui era.


il Re Filippo II di Spagna

Molti gentiluomini risposero alla chiamata e il 26 marzo 1558 venne celebrato il Capitolo nella città fiamminga di Hoschtraten (Cambrai) dove, con l'approvazione dell'unanimità dei Cavalieri, venne scelto come Gran Maestro il Re Filippo II di Spagna.

Sembra che Filippo II abbia accolto con gioia la proposta della sua nomina che, tra le altre cose, lo considerava come successore degli antichi Re latini di Gerusalemme, tuttavia condizionò la sua accettazione alla ratifica finale della Santa Sede.

Ma la reazione avversa del Gran Maestro dell'Ordine di Malta, Pietro d'Aubusson, ed i difficili rapporti che il Papa Paolo IV aveva con Filippo II, fece si che questa richiesta non venne ratificata dal Papa.


il Duca Carlo I di Gonzaga-Nevers

Nei secoli XVII, XVIII e fino alla metà del XIX, ci furono diverse iniziative per la riforma dell'Ordine del Santo Sepolcro. Ad esempio nel 1616 la corona francese cercò di far concedere al Duca Carlo I di Gonzaga-Nevers il titolo di Gran Maestro dell'Ordine del Santo Sepolcro per fonderlo con la “Confraternita Reale del Santo Sepolcro” e prenderne il controllo sotto la protezione della corona francese, soppiantando così la Spagna nel patrocinio dei Luoghi Santi. Infatti i sovrani spagnoli avevano ereditato dalla Corona d'Aragona il titolo di Re di Gerusalemme e, dal'inizio del XVII secolo, agivano in Terra Santa come sovrani e signori indiscussi della custodia dei Luoghi Santi attraverso un patronato.

La creazione da parte della Santa Sede nel 1621 della Congregazione di Propaganda Fide per l'amministrazione dei fondi del consiglio e il tentativo di introdurre dei francescani francesi che sostituivano quelli spagnoli risultò favorevole alle pretese francesi. Ma la reazione rabbiosa del Gran Maestro di Malta interruppe il progetto.

Nel 1680 il Priore Generale dell'Ordine dei Canonici del Santo Sepolcro di Miechow (Polonia) tentò di sottoporre alla sua giurisdizione i conventi dell'Ordine in Francia e in Belgio, senza interessare i Cavalieri dell'Ordine, ma l'iniziativa finì in un fallimento.

Alcuni anni più tardi i monarchi francesi ci riprovarono: tanto Luigi XIV nel 1700, come Luigi XV nel 1735, e infine Luigi XVI nel 1775, decisero che l'Ordine e la Confraternita Reale si dovevano unire per formare un nuovo Ordine chiamato “Ordre Royal, Militaire et Hospitalier du Saint-Sepulcre”, nonostante le proteste dell'Ordine di Malta.

I monarchi francesi collocarono il nuovo Ordine sotto la protezione della corona francese, così come il Re di Spagna aveva fatto con gli Ordini Militari Spagnoli. Ma la Rivoluzione francese fece accantonare tutte queste iniziative.

In Polonia, il Priorato di Miechow soffrì per gli sconvolgimenti politici che colpì l'Europa nel tardo XVIII secolo e, come risultato, nel 1831 scomparve l'ultimo dell'Ordine.

Nel 1818, Luigi XVIII di Francia approvò una proposta che il Cavaliere spagnolo Domingo Badía aveva fatto nel 1807 e si proclamò sovrano della “Confraternita Reale del Santo Sepolcro” e protettore dell'Ordine del Santo Sepolcro. Mentre l'investitura dei nuovi Cavalieri rimase nelle mani del Padre Superiore dei Luoghi Santi, gli fu proibito di accettare qualsiasi persona che non fosse stata proposta dal Re di Francia o di Spagna. Il Padre Superiore dei Luoghi Santi protestò al monarca francese per l'usurpazione delle sue funzioni.


il Papa Benedetto XIV

Infine, dopo la rivoluzione del 1830, sia l'Ordine che la Confraternita del Santo Sepolcro scomparvero in Francia. Va notato che al decadere dela pratica dei pellegrinaggi in Terra Santa, il numero dei Cavalieri del Santo Sepolcro si era drasticamente ridotto, nonostante l'interesse di Papa Benedetto XIV(1740-1758) che nel 1746 aveva cercato di far rivivere l'Ordine con la bolla “In Supremo militantes Ecclesiae”. In tale documento pontificio il Papa aveva confermato il privilegio del Custode di Terra Santa di creare nuovi Cavalieri e ricordò le condizioni per l'ammissione.