il Papa Pio IX

Quando nel 1847 il Patriarcato Latino di Gerusalemme venne ripristinato, il Papa Pio IX conferì all'Ordine un assetto moderno con la promulgazione di un nuovo statuto. L'Ordine venne posto direttamente sotto la protezione della Santa Sede e la reggenza affidata al Patriarca Latino. Con la restaurazione dell'autorità patriarcale di Gerusalemme, venne soppressa la libertà concessa ai padri custodi della Terra Santa di nominare i Cavalieri del Santo Sepolcro, che divenne prerogativa esclusiva del patriarca.

Iniziò così una nuova era definita come quella dei “Cavalieri Custodi”, perché, in un certo modo significava tornare alle origini dell'Ordine in cui i Cavalieri avevano come missione primaria la custodia Santo Sepolcro.

Perfettamente inserito nel moderno sistema cavalleresco ecclesiastico, l'Ordine fu destinato anche al “conferimento di premi ed onorificenze alle virtù”, come disse Pio IX, “di quanti erano stati infiammati a bene meritare ogni giorno vieppiù dalla cristiana società”.

Si venne, inoltre, a definire il ruolo fondamentale dell'Ordine, ossia il mantenimento delle opere del Patriarcato Latino di Gerusalemme, pur conservando il compito più propriamente spirituale di propagazione della Fede.

Mediante la Breve “Cum multa Sapienter”, pubblicata il 24 gennaio 1868, il Papa rinnovò l'Ordine, confermando il suo antico statuto.

Nel 1888 il successore di Pio IX, Leone XIII, capo sovrano dell'Ordine, accanto a quella dei Cavalieri, istituì la classe delle Dame dell'Ordine, con la sua lettera apostolica “Venerabilis Frater Vicentius”, sotto forma di breve del 3 agosto 1888, per premiare la collaborazione di alcune signore nel tutelare gli interessi della Santa sede in Terra Santa.

La nuova fase si caratterizzò per una successione di cambiamenti nelle strutture gerarchiche nel potere di nominare nuovi Cavalieri e rappresentò per l'Ordine del Santo Sepolcro una stabilità definitiva.

Nel 1903 il Papa Pio X riformò nuovamente l'Ordine e assunse il titolo di Gran Maestro attraverso la lettera apostolica “Quam Multa”. Il Patriarca latino di Gerusalemme continuava con la facoltà di nominare Cavalieri e Dame e di gestire e dirigere l'Ordine per conto del sovrano pontefice.


Pio X ed i Cavalieri dell'Ordine

Nel 1907 San Pio X, a dimostrazione dell'alta considerazione verso l'Ordine, assunse personalmente la carica di Gran Maestro. Nel 1925 Pio XI affiancò ai tre gradi di Cavaliere, Commendatore e Cavaliere di gran Croce quello di Commendatore con Placca (grand'ufficiale). Nel 1928 Pio XI restituì il magistero al Patriarca di Gerusalemme.

Nel 1930 sorse una controversia tra l'Ordine di Malta e l'Ordine del Santo Sepolcro, non accettando il primo gli attributi sacri e militari di questi ultimi. Per la risoluzione della controversia, Papa Pio XI creò una commissione di cardinali le cui decisioni vennero raccolte nella Acta Apostólica Sedis del settembre 1931.

In questo documento si stabiliva il nome ufficiale dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e si vietava al Patriarca latino di Gerusalemme, l'uso del titolo di Gran Maestro. Da allora, il patriarca venne rinominato come rettore e amministratore apostolico dell'Ordine.


la Beata Vergine Maria
Regina della Palestina
e Patrona dell'Ordine

Papa Pio XII, nel 1949, modificò nuovamente lo statuto dell'Ordine che veniva accolto direttamente dalla Santa Sede, concedendogli personalità giuridica e ripristinando la figura del Gran Maestro che, da allora, doveva essere un Cardinale della Chiesa di Roma, restando il Papa il capo sovrano. In tale occasione il Papa nominò a Gran Maestro il Cardinale Nicola Canali, assegnando al Patriarca Latino di Gerusalemme la prerogativa di Gran Priore Generale.

Nel 1962 il Beato Giovanni XXIII approvò l'aggiornamento dello statuto e il 8 giugno 1977 Paolo VI diede un ulteriore impulso inserendo negli ultimi statuti ulteriori disposizioni al fine di consentire un'azione più coordinata ed efficiente.

Nel 1994 Giovanni Paolo II confermò la Beata Vergine Maria Regina della Palestina e Patrona dell'Ordine.