(1123 - 1160)
IL MAGISTERO DI RAYMOND DU PUY DE PROVENCE

Dopo la morte di Gerardo Sasso, fondatore dell'Ordine, l'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme fu provvisoriamente governato sino al 1121 dall'Abate Pierre de Barcelona e successivamente, sino al 1123 dall'Abate Boyant Roger.


Raymond du Puy de Provence

Nel 1123 il Capitolo generale dell'Ordine elesse a Gran Maestro Raymond du Puy de Provence, il terzo figlio di Hughes Du Puy (in occitano Del Puech), Signore de Pereins, d'Apifer e di Rochefort, già Governatore di San Giovanni d'Acri ed ex Generale al servizio di Goffredo di Buglione. Raymond du Puy de Provence era anche imparentato con Adhemar di Le Puy, legato papale nel corso della Prima Crociata.

Raymond du Puy de Provence, appena entrato all'esercizio delle sue funzioni di Gran Maestro, indirizzò lettere in tutto l'Occidente, chiedendo aiuti e sovvenzioni per il suo ospedale, mentre il Papa Callisto II lo raccomandava con una Bolla indirizzata a tutto il clero d'Europa.

Visto che fra i suoi confratelli vi erano molti vecchi compagni d'arme di Goffredo di Buglione i quali erano cresciuti negli accampamenti e fra lo strepito delle armi, e sotto la loro rozza tunica batteva ancora un cuore guerriero, radunò il Capitolo generale dell'Ordine e, dopo aver dipinto con i più vivi colori le crudeltà esercitate dagli infedeli verso i miseri pellegrini ai quali era impedito di ripararsi fra le mura della Città Santa, propose agli Ospitalieri di aggiungere ai primi tre voti che li avevano associati, quello di cingere le armi in difesa della religione.

I vecchi soldati di Goffredo di Buglione accolsero con trasporto il progetto, e l'Ordine da Ospedaliero, fu trasformato in un Ordine Militare, seguendo l'esempio dei Cavalieri Templari: così, oltre a quelli di beneficenza, assunse anche un compito nuovo: i feriti, gli ammalati ed i pellegrini non andavano più solamente curati ed assistiti, ma andavano scortati anche con le armi durante il loro viaggio che dal mare portava a Gerusalemme. La minaccia non veniva solo dai ladri, ma anche dai razziatori che operano nelle zone di confine con il consenso dei governanti musulmani.

Quindi Raymond du Puy de Provence divise l'Ordine in tre classi: i preti e gli elemosinieri; i frati serventi i quali si dedicavano alla cura degli ammalati; infine di cavalieri, tutti uomini di origine nobile, tutti prodi guerrieri i quali, armati di spada, indossavano la cotta di maglia sotto il cappuccio dei religiosi.


un gruppo di pellegrini viene protetto dai Cavalieri di San Giovanni durante un'imboscata dei razziatori

L'Ordine in breve crebbe fino a diventare una sostanziosa forza armata. Alla notizia, una moltitudine di giovani gentiluomini erano accorsi da tutta Europa per partecipare ad una associazione tanta onorevole, e il loro numero fu così grande che bisognò classificarli secondo i paesi da cui provenivano suddividendoli in “Lingue” con riferimento alla lingua che parlavano.

Apparve così per la prima volta nella storia la figura del frate cavaliere, del monaco soldato, una anomalia cristiana nata dalle crociate. La protezione militare dei pellegrini appariva come uno sviluppo della Regola principale dell'Ordine, cioè l'assistenza ai poveri, perché rapidamente si trasformò in una forza militare destinata a combattere i Musulmani ovunque si trovassero.

L'uso delle armi quindi non si limitò più alla legittima difesa, come era stato all'epoca di Fratello Gerardo, ma i monaci infermieri le utilizzarono ogni volta che lo stendardo della Santa Croce veniva spiegato per difendere il regno di Gerusalemme. La loro fama assunse proporzioni leggendarie al pari di quelle dei Templari.

Infatti il Gran Maestro, vistosi capo di tanti valorosi guerrieri, aveva offerto i suoi servigi al Re Baldovino I di Gerusalemme, fratello a Goffredo di Buglione. Fu in quell'Occasione che i suoi cavalieri l'investirono del titolo di Maestro, o Gran Maestro dell'Ordine.


Il re Re Folco di Gerusalemme affida a Raymond du Puy il castello di Bayt Jibrin

Raymond du Puy de Provence con le sue truppe al fianco di quelle del Re Baldovino II di Gerusalemme, marciò in soccorso del Principato d'Antiochia che Ilghazi ibn Artuq, Principe di Mardin e di Aleppo, devastava impunemente dopo la precedente vittoria riportata contro il Principe Ruggero di Salerno. Si giunse alla battaglia e il Gran Maestro mise in rotta gli infedeli e, trionfante fece si che il Re di Gerusalemme potesse entrare in Antiochia.

Nel 1123 il Re Baldovino II di Gerusalemme fu catturato da Balak ibn Bahram ibn Ortok, nipote e successore di Ilghazi ibn Artuq. Balak cercò di trarre profitto dalla prigionia di Baldovino II e mise sotto assedio Jaffa. Il reggente del regno di Gerusalemme quindi chiese a Raymond du Puy de Provence di correre con le sue truppe in sussidio di quella Jaffa.


sigillo (verso e retro) del XII secolo

Il Gran Maestro dispose così bene i suoi cavalieri che, quantunque molto inferiori numericamente, costrinse gli assalitori, già battuti sul mare dai Veneziani, a levare l'assedio. Poco dopo l'esercito di Gerusalemme e i Crociati veneziani al guidati dal loro Doge, misero sotto assedio la città di Tiro. Raymond du Puy de Provence li raggiunse e partecipò alla felice riuscita di questa spedizione, che aggiunse Tiro alle conquiste dei Crociati.

Nel 1135, Re Folco di Gerusalemme, costruì un castello nelle terre di Bayt Jibrin, il primo di una serie di fortificazioni crociate costruite per garantire il controllo delle porte di Cesarea e Giaffa. Nel 1136, il Re Folco donò il castello ai Cavalieri Ospitalieri.

La trasformazione dei frati dell'Ordine Ospitaliero in Soldati di Cristo ebbe inizio in maniera effettiva proprio quando ai Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni dovettero preoccuparsi della difesa della fortezza di Bayt Jibrin. Il precedente a tale trasformazione, approvata dal Papa, era stato dato dalla fondazione dell'Ordine Templare, Ordine esclusivamente militare. Si innestò pertanto su un'istituzione ospedaliera, destinata all'assistenza dei poveri e dei malati, tutta l'azione impetuosa della cavalleria medioevale e del feudalesimo.

Proseguendo con i suoi successi, Raymond du Puy de Provence nel 1153 partecipò alla presa di Ascalona assieme alle truppe del Re Baldovino III di Gerusalemme.

Sempre durante il suo magistero, Raymond du Puy de Provence fondò la prima infermeria degli Ospitalieri presso la Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Egli inoltre adottò definitivamente come simbolo ufficiale dell'Ordine la bianca Croce a otto punte, simbolo delle otto beatitudini del Discorso della Montagna, la quale divenne nota con il nome di Croce di Malta dopo che l'Ordine stabilì la propria sede a Malta. Egli inoltre aveva ottenuto da papa Innocenzo II, nel 1130, che la bandiera dell'Ordine fosse una croce bianca in campo rosso; queste armi sono ancora oggi quelle dell'Ordine.

I Frati assunsero inoltre il nero saio degli eremiti di Sant'Agostino, tanto che mussulmani li chiameranno “Diavoli Neri”, non solo per il colore del loro mantello ma anche per sottolineare la loro tenacia e combattività in battaglia.


una carovana di pellegrini protetta dai Cavalieri di San Giovanni

Ma i Frati non furono apprezzati solo per il loro coraggio. In molte circostanze i sovrani di Gerusalemme si serviranno di loro come ambasciatori e per risolvere difficili controversie. Erano quindi uomini d'arme, ma anche saggi e avveduti consiglieri.

Inoltre l'Ordine degli Ospedalieri non dimenticò mai le sue originarie funzioni assistenziali, che anzi perfezionò, proponendosi come modello tra le istituzioni ospedaliere dell'epoca; oltre a combattere i nemici della Fede combatteva anche i nemici invisibili, come la lebbra e le altre malattie che colpivano i crociati, oppure rifocillava e proteggeva i pellegrini.

Si occupavano anche delle popolazioni del luogo anche se a quel tempo c'era la guerra, eppure di fronte a feriti o malati non guardavano la loro religione e tutti avevano diritto alle cure e ad un'assistenza adeguata.

Secondo il Grande Dizionario Storico scritto nel 1759 dal sacerdote francese Louis Moreri:
“Raymond du Puy, il secondo Gran Maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, succedette a Gerardo come governatore e rettore nel 1118. Proveniva dalla provincia del Delfinato ed era della casa illustre dei du Puy. Raymond era stato eletto dai fratelli dell'Ordine, a seguito della disposizione della bolla di Papa Pasquale II, data nel 1113, e fu da allora chiamato Maestro dell'Ospedale della Città di Gerusalemme per celebrare la sua autorità”.

Gerardo aveva usato solo il titolo di Governatore e Rettore dell'Ospedale. Dal momento che c'erano molti gentiluomini e uomini d'arme tra le fila dell'Ordine, fondò una milizia per la difesa della religione contro i nemici della Terra Santa, mentre gli altri erano assegnati alla cura dei poveri e dei malati in ospedale

Per riuscire meglio nei suoi pii disegni, tenne la prima assemblea generale e divise l'Ordine in tre gradi: cavalieri, uomini d'armi, e cappellani. Inoltre istituì una nuova costituzione per migliorare le regole che Gerardo aveva stabilito. Esse furono approvate nel 1123 da Papa Callisto II e nel 1130 Papa Innocenzo II diede all'Ordine il suo stemma: una croce d'argento (oggi conosciuta come la croce di Malta), in un campo di blu.

Raymond armò i suoi fratelli e li offrì al Re Baldovino II di Gerusalemme, perché si unissero al suo esercito nella lotta contro gli infedeli. Da quel momento, non ci fu una battaglia alla quale l'Ordine di San Giovanni non partecipò. Nel 1153, il Re di Gerusalemme era pronto a togliere l'assedio di Ascalona; tuttavia, il Gran Maestro du Puy ricevette il permesso di continuare l'assedio e accampare il suo esercito di fronte alla città. La città si arrese nel giro di pochi giorni.


primo Capitolo Generale preseduto da Raymond du Puy de Provence
(affresco nel palazzo del Gran Maestro a La Valletta)

A causa di questa conquista l'Ordine acquisì grande gloria e ricevette la stima del Papa Anastasio IV, che concesse molti privilegi all'Ordine. Raymond successivamente costruì un magnifico palazzo che causò molta gelosia tra i prelati di Gerusalemme e della Terra Santa. Ma l'Ordine era sostenuto dal sommo pontefice che concesse le sue esenzioni e privilegi.

Raymond du Puy morì nel 1160 e il suo successore fu Auger de Balben. Egli fu il primo a cui è stato dato il titolo di Gran Maestro dell'Ordine. Non ha mai usato questo titolo, tranne nel caso del Re Ruggero II di Sicilia che nelle lettere che scritte a Raymond lo chiamava “Gran Maestro”.

Papa Anastasio IV il 21 ottobre 1154, nella sua bolla “Christianae fidei religio”, concesse all'Ordine il diritto di ammettere i sacerdoti e di essere totalmente indipendente dalla giurisdizione episcopale: da allora l'Ordine era direttamente soggetto al Papa.

Uno storico inglese dell'Ordine riferisce che
“molto tempo prima della morte di Raymond du Puy, i Cavalieri dell'Ospedale si erano fermamente stabiliti in Inghilterra, si dice che era stata loro concessa nel 1140 la parrocchia di Shingay nel Cambridgeshire... . Durante la metà del XII secolo ... ricevettero un dono di terra a Clerkenwell su cui è stato costruito il grande Priorato, la sede dell'Ordine in Inghilterra”.

Durante il suo magistero l'Ordine ricevette in concessione i suoi primi castelli (Bethgibelin nel 1136 e il Krak dei Cavalieri nel 1142/1144). Dal 1139 l'Ordine, fortemente impegnato nelle operazioni militari, si servì anche dei suoi vassalli e dei mercenari.

Nel 1154 è documentata la presenza a Duisburg della prima comunità tedesca dell'Ordine, nel 1156 nacque la prima comunità in Austria, nel Mailberg. Nel 1159 nacque la prima comunità in Boemia, a Praga. Nel 1160 l'Ordine donò alla chiesa la tenuta di Werben an der Elbe in Germania, che divenne la casa madre per la Baliaggio del Brandeburgo. Tra il 1158 e 1177 l'Ordine era presente ad Antworskov in Dacia (attuale Romania). Allo stesso tempo, nacquero le comunità di Esztergom (Ungheria) e Poznan (Polonia).

Quando Raymond du Puy de Provence morì nel 1160, aveva più di ottanta anni di età. Lo storico Vertot cantò le sue lodi affermando che “gli Ospitalieri e tutti i cristiani latini d'Oriente che erano stati testimoni delle sue virtù, anticipando la sua canonizzazione, lo veneravano tra i Beati, un titolo che i posteri gli confermarono”.


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