(1296 - 1305)
IL MAGISTERO DI GUILLAUME DE VILLARET


Guillaume de Villaret

Guillaume de Villaret era il Gran Priore del Priorato Ospitaliero di Saint-Gilles, nella provincia di Linguadoca, quando, dopo la morte del Gran Maestro Odon de Pins, il Capitolo Generale dell'Ordine si riunì a Limisso e lo elesse come nuovo Gran Maestro.

Guillaume de Villaret, al momento della elezione, era in Provenza e venne informato nel mese di aprile 1296. Anche se avrebbe dovuto raggiungere rapidamente Cipro, dove era la sede dell'Ordine, preferì trascorrere i primi anni del suo magistero a riformare i Priorati dell'Ordine in Francia, propriamente nell'Alvernia ed in Provenza.


Jourdaine de Villaret

Egli approfittò di questa sua permanenza in Francia per fonda molte case di canonichesse dell'Ordine. Fondò anche il Priorato di Fieux (Issendolus) nel Quercy, dove la prima Priora fu sua sorella Jourdaine de Villaret.

Essendosi smarriti durante le guerre in Palestina gli statuti primitivi dell'Ordine, Guillaume de Villaret si recò a Roma e trovò conservato in Vaticano un esemplare che il sovrano Pontefice gli donò.

Nella primavera del 1299 Guillaume de Villaret convocò il Capitolo Generale dell'Ordine, da riunirsi il 1 giugno 1300 ad Avignone e non a Cipro. Rispondendo alle numerose rimostranze dei Cavalieri dell'Ordine su questo cambio di sede, si giustificò spiegando ché voleva essere più vicino ai Principi ed ai Re d'Occidente.

Rassegnato, il Capitolo gli inviò degli ambasciatori, perché cercassero di convincerlo almeno a visitare Cipro. Alla fine Guillaume de Villaret si decise ad andare a Limisso, dove incontrò il Capitolo il 3 novembre 1300 quando, probabilmente, venne ufficialmente investito del titolo di Gran Maestro dell'Ordine.


La fortezza di Limisso, sede del Cavalieri di San Giovanni a Cipro

Una volta a Cipro si preoccupò della riorganizzazione dell'Ordine e promulgò una serie di statuti tra il 1300 e il 1304, tra i quali spiccava la definizione dello status di Ammiraglio, un nuovo gran dignitario dell'ordine che era stato creato nel 1299.

Ridusse il potere del Gran Maestro che veniva concesso dal Capitolo Generale, ritenendo che i poteri andassero estesi ai membri del Capitolo stesso. Inoltre cercò di ritornare ai principi fondanti dell'Ordine e della vita da Cavalieri. Così ripristinò il rigore nell'Ordine e soprattutto il dover attuare specificamente la vita di convento.

Nel 1301 stabilì una divisione dei beni dell'Ordine in Occidente, basandosi sulle “lingue” definite secondo aree linguistiche omogenee. Così si formarono 7 “lingue”: la lingua di Auvergne (Bourganeuf), la lingua della Provenza (Tolosa e Saint-Gilles), la lingua di Francia, la lingua di Aragona, la lingua d'Italia, la lingua d'Inghilterra e la lingua di Germania.

In parallelo con la riorganizzazione dell'Ordine, Guillaume de Villaret scrisse al Gran Maestro dei Templari Jacques de Molay, al Gran Maestro dei Cavalieri Teutonici Gottfried von Hohenlohe, ai Re di Armenia e di Cipro, nonché a Ghazan, Khan mongolo di Persia, proponendo la creazione di una coalizione per lanciare attacchi costieri contro gli egiziani sulle coste palestinesi e siriane.

Inizialmente ci fu un qualche successo: gli Ospitalieri ed i ciprioti al comando di Enrico II di Gerusalemme, stabilirono una base sull'isola di Arados, vicino alle coste siriane, nel tentativo di assediare e riottenere la città costiera di Tartus.


la presa di Gerusalemme

Anche se le truppe promesse dal Khan mongolo non giunsero per tempo, la coalizione riuscì persino a riprendere Gerusalemme, così che i Cavalieri Ospitalieri, oltre ai Templari e Teutonici, poterono ancora una volta entrare trionfanti in Gerusalemme; ma tale successo fu di breve durata, perchè il Sultano al-Nasir Muhammad riprese le ostilità e, il 22 aprile 1303, riportò sui suoi nemici una vittoria completa ed espulse per sempre i Crociati e i Cavalieri Ospitalieri dalla Terra Santa. Gli Ospitalieri si ritirarono anche da Arados, e l'isola tornò agli egiziani l'anno successivo.


Enrico II di Gerusalemme

Quando gli Ospitalieri tornarono a Cipro, cominciarono i disaccordi con Enrico II di Gerusalemme, Re di Cipro. Lui apprezzava solo moderatamente un'organizzazione potente come l'Ordine degli Ospitalieri e temeva di dover competere con loro per la sovranità sulla piccola isola.

Erano molti mesi che l'Ordine si interrogava sulla missione che ormai gli era stata assegnata. Il soggiorno a Cipro era intollerabile ed i rapporti con il Re peggioravano. L'isola era troppo piccola per ospitare sia il sovrano che l'Ordine.

Guillaume de Villaret, per preservare l'indipendenza dell'Ordine iniziò ad esaminare la possibilità di conquistare l'isola di Rodi. Durante gli anni della permanenza a Cipro si i Cavalieri erano riuniti per ben due volte in Capitolo Generale, preparando le strategie delle loro azioni future. Era assolutamente necessario riorganizzarsi e tornare a combattere. L'Ordine, se voleva sopravvivere, doveva assumere un carattere diverso, costituendo non più il braccio militare della Cristianità, bensì il braccio navale.

Tale trasformazione avrebbe portato i Cavalieri di San Giovanni al ruolo di “corsari cristiani”, che avrebbe fatto di essi il terrore dei nemici ed una leggenda nel Mediterraneo ed in Europa.

E' proprio a Cipro che si fa riferimento ad una piccola flotta dell'Ordine ed al titolo di “Admiratus” (Ammiraglio). E' a Cipro che per la prima volta si parla di navi da guerra, galee e galeazze appartenenti all'Ordine.

Decisiva risultò la protezione accordata ai Giovanniti dai sovrani angioini di Napoli e l'attenzione nei loro confronti della Santa Sede. In pochi anni l'Ordine Ospitaliero si riorganizzò per riprendere nuovamente la guerra contro l'Islam, questa volta attaccandolo per via mare.


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