PRESENTAZIONE

GLI ORDINI CAVALLERESCHI

LE ORIGINI DELL'ORDINE

L'ORDINE IN TERRA SANTA

L'ORDINE A CIPRO

L'ORDINE A RODI

L'ORDINE A MALTA

I CAVALIERI SENZA UNA PATRIA

I CAVALIERI A ROMA

I CAVALIERI NON CATTOLICI

LE RELIGIOSE DI SAN GIOVANNI

Presentazione

I SANTI E I BEATI DELL'ORDINE

Beato Gerardo Sasso

Beato Raimondo du Puy

San Nicasio Camuto de Burgio

Santa Ubaldesca Taccini

Sant'Ugo da Genova

Santa Toscana Vedova

Santa Flora di Beaulieu

Beato Gerardo Mecatti

Beato Garcia Martinez

Beato Gerlando d'Alemagna

Beato Pietro Pattarini da Imola

Beato Adriano Fortescue

Beato Carlo I d'Asburgo

Beato Guglielmo Vilmos Apor

Santa Maddalena Sofia Barat

Beato Davide Gunston

Beato Adriano Fortescue
Cavaliere di Malta, terziario domenicano, martire

Adriano Fortescue era nato verso il 1476 da nobile famiglia nella contea di Devon, fu giudice di pace per la contea di Oxford, cavaliere dell'Ordine del Bagno, membro del Sovrano Ordine di Malta e Terziario Domenicano nella Fraternità di Oxford.

Scrisse una serie di massime nel suo Libro delle Ore: “Prega continuamente Dio di poter compiere quello che è il suo beneplacito”; “Segui diligentemente le ispirazioni dello Spirito Santo in tutto quello che stai per fare”; “prega per la perseveranza”; “Rinnova ogni giorno i tuoi buoni propositi”; “Qualunque cosa debba fare, falla diligentemente”.

Verso la politica e la deplorevole condotta di Enrico VIII, si mostrò sempre prudente e distaccato; ciò nonostante fu arrestato il 29 agosto 1534 e rinchiuso nel carcere di Marshalsea, da cui fu liberato nella primavera del 1535; intanto il re con il suo “Atto di supremazia” del 3 novembre 1534, aveva dato inizio allo Scisma Anglicano.

Adriano venne arrestato una seconda volta nel febbraio 1539 e rinchiuso nella Torre di Londra, dove fu decapitato insieme ad altri, l'8 o il 9 luglio 1539; l'atto di accusa diceva: “Per avere proditoriamente rifiutato il giuramento di fedeltà al Re in materia religiosa e commesso altri vari e diversi detestabili tradimenti e suscitata ribellione nel regno”.

Egli è il secondo beato che subì il martirio in ordine di tempo, dopo il primo gruppo di 19 beati Certosini di Londra, impiccati nel Tyburn di Londra, il 4 maggio e il 15 giugno 1535, nella sanguinosa e lunga persecuzione contro i cattolici in Gran Bretagna.