l'arresto dei Templari


il castello di Gisors, dove furono imprigionati i dignitari
dell’Ordine, tra cui Jacques de Molay

L’idea di distruggere l’Ordine del Tempio era già presente nella mente di Re Filippo IV il Bello, ma gli mancavano le prove e le confessioni per avviare la procedura. Ciò fu fatto attraverso una risorsa importante scoperta dal cancelliere di Filippo il Bello Guillaume de Nogaret, i, nella persona di un ex Templare: Esquieu di Floyran.

Quest’ultimo aveva confessato nel 1305 al Re di Francia la pratica di riti osceni per entrare nell’Ordine e di Filippo il Bello, che si riteneva molto pio, rimase talmente colpito da tale confessione che scrisse al Papa per informarlo del suo contenuto.


Jacques de Molay in udienza da Clemente V

Allo stesso tempo, Jacques de Molay, consapevole di queste voci, chiese al Papa Clemente V di avviare un’inchiesta al riguardo. Questa gli fu concessa il 24 Agosto 1307.

Tuttavia, Filippo il Bello aveva fretta: egli non voleva aspettare i risultati dell’inchiesta papale e, il 14 settembre 1307, mandò i suoi messaggeri a tutti i balivi e siniscalchi del regno, dando loro istruzioni per effettuare arresti in massa dei Templari in Francia durante il venerdì 13 ottobre 1307.


il Re di Francia Filippo il Bello

Lo scopo di questa azione in tale giorno era quello di approfittare del fatto che i Templari erano sparsi in tutto il territorio, evitando così che i Templari, allarmati per l’arresto di alcuni dei loro fratelli, non si raggruppassero così che sarebbe stato difficile fermarli.

La mattina del 13 ottobre 1307, Guillaume de Nogaret e degli uomini armati entrarono nella sede dell’Ordine del Tempio a Parigi, dove risiedeva Maestro dell’Ordine, Jacques de Molay. Alla vista dell’ordinanza reale che giustificava l’incursione, i Templari si lasciarono catturare senza alcuna resistenza. A Parigi furono catturati 138 templari, oltre al Maestro dell’Ordine.

Un simile scenario si dispiegò nello stesso tempo in tutta la Francia. La maggior parte dei Templari presenti nelle Commanderie vennero arrestati senza opporre resistenza. Alcuni riuscirono a fuggire prima o durante gli arresti. I prigionieri furono confinati per lo più a Parigi, Caen, Rouen ed al Castello di Gisors. Tutti i loro beni furono inventariati e messi in custodia al tesoro reale.


Baphomet

I templari vennero quindi arrestati con l'accusa di idolatria, di sodomia, di negare la fede cristiana, e persino di adorare "Baphomet", una sorta di diavolo, la cui immagine ancora oggi la si può ammirare nella chiesa di Saint-Merry, a Parigi.

Coloro che, nel 1306, avevano aiutato Filippo IV il Bello durante i disordini a Parigi, si trovavano oramai improgionati in attesa di giudizio.