Al momento del massimo splendore l'Ordine Teutonico era diviso in sette province. Due province erano dette “di combattimento” ed erano quelle di Prussia e Livonia, perché il dispositivo militare era sempre all'erta. Le altre erano “di pace” ed erano quelle di Germania, Austria, Boemia, Ungheria e Pomerania.
I Cavalieri Teutonici disponevano, per reggere un dominio così vasto, di un ordinamento normativo molto complesso, che si suddivideva in regole, leggi ed usanze e che si venne completando nel corso del XIII secolo.
Anche se basate sulla vita religiosa e militare dei Templari e degli Ospitalieri, le regole dei fratelli Teutonici variavano in funzione delle regioni. In Palestina, in Livonia ed in Prussia, con le frontiere caratterizzate da una lotta quasi costante nei confronti dei musulmani o dei pagani, i Cavalieri Teutonici privilegiavano l'organizzazione di tipo militare. Nella Germania occidentale e nel Mediterraneo dell'ovest invece i Cavalieri Teutonici conducevano una vita più pacifica ed improntata prevalentemente alle pratiche religiose.
Il “Meister” (Maestro) Heinrich Walpot von Bassenheim (morto nel 1200), che guidò i Cavalieri nei loro primi dieci anni, veniva dalla Renania. Elaborò lo statuto dell'Ordine che venne confermato dal Papa Innocenzo III con la Bolla “Sacrosancta romana” del 19 febbraio 1199.
Tra il 1244 e 1249, una nuova Regola venne specificamente scritta per i Cavalieri Teutonici, comprendete parte della regola dei Templari, quella di Sant'Agostino, di San Domenico e quella dell'Ordine degli Ospitalieri.
In seguito i Cavalieri Teutonici ottennero dal Papa degli aggiustamenti alla loro Regola, anche se ancora ispirata agli altri Ordini religiosi militari, riuscendo persino ad ottenere l'annullamento dell'obbligo che imponeva che, se due Fratelli pranzavano insieme, dovevano mangiare nello stesso piatto.
La Regola forniva la descrizione della gerarchia sia miliare che ecclesiastica, rigida e precisa, consentendo ai Cavalieri Teutonici di svolgere le loro funzioni sotto una direzione centralizzata e di mantenere le province più remote sotto il controllo del “Generalkapitel” (“Capitulum Abbatum”, Capitolo Generale).
Se in Livonia ed in Prussia le cariche e le unità amministrative dell'Ordine erano più rigide, più ci si spostava verso sud, la gerarchia ed i controlli erano più allentati, a causa della mancanza di effettivi e solo i funzionari inviati dall'“Hochmeister” (Gran Maestro) o dal “Deutschmeister” (Maestro di Germania) controllavano effettivamente la corretta gestione dell'Ordine nelle province.
La più alta corte dei Cavalieri Teutonici era basata sul “Generalkapitel” (Capitolo Generale). Il Generalkapitel rappresentava il supremo organo legislativo e poteva anche fungere da suprema corte di giustizia. Il Generalkapitel poteva ratificare o meno le decisioni dell'Hochmeister; aveva un supremo potere d'ispezione ed inoltre la facoltà, in base ad una precisa procedura, di deporre l'Hochmeister.
I suoi componenti erano tutti i “Ritterbrüder” (Fratelli Cavalieri), i “Priesterbrüder” (Fratelli Sacerdoti) ed i “Graumäntler” (erano i Fratelli Sergenti e indossavano un mantello grigio). Il Generalkapitel si riuniva una volta all'anno e, visto che i suoi componenti erano distribuiti su grandi distanze, vi partecipavano solo le deputazioni delle varie “Balleien” e delle “Kommenden”.
Il Generalkapitel esercitava il potere legislativo ed amministrativo in assoluto ed aveva il diritto di nominare i funzionari più importanti dell'Ordine, oltre che il nuovo “Hochmeister” (Gran Maestro).
Il potere esercitato dal Generalkapitel sulle province e sulle case dell'Ordine era teoricamente illimitato, ma era materialmente impossibile per gran parte dei comandanti provinciali di partecipare alle riunioni annuali del Generalkapitel, quindi quest'ultimo spesso trascurava la gestione delle province, soprattutto le più lontane.
Pertanto, quando era in carica l'Hochmeister Siegfried von Feuchtwangen (1303-1311) si decise che andava organizzata una riunione del Generalkapitel ogni sei anni, che avrebbe dovuto coinvolgere i Landmeister di Prussia, di Livonia e di Germania, oltre ai Landkomtur (Comandanti Provinciali) delle Balleien italiane ed austriache. Dopo aver lasciato San Giovanni d'Acri e Venezia nel 1291, il Generalkapitel si trasferì nel 1309 in Prussia.
Ogni organizzazione medievale di questa epoca aveva una grande burocrazia. I Cavalieri Teutonici non facevano eccezione. Alla testa dell'Ordine vi era il Maestro Generale ossia il “Magister Generalis” divenuto successivamente “Hochmeister” (Gran Maestro). Questi era eletto a vita dal Capitolo Generale (Generalkapitel) e veniva chiamato a servire per la tutta la vita o fino a quando rassegnava le dimissioni.
Alla morte dell'Hochmeister, si riuniva il Generalkapitel. Questo era
composto dai “Landmeister” (Maestri Provinciali) di Prussia, di Livonia, e di
Germania; oltre ai “Landkomtur” (Comandanti Provinciali) delle Balleien di
Armenia, di Romania, d'Austria e di Puglia. Così riunito il Generalkapitel
proponeva un cavaliere perché facesse da “Wahlkomtur” (Commendatore del voto).
Se i membri riconoscevano la sua scelta, questo poi nominava un secondo
cavaliere elettore ed anche in questo caso il Generalkapitel doveva esprimere la
sua approvazione, altrimenti veniva richiesto di presentare altri nomi finché si
raggiungeva un accordo. I due poi ne sceglievano un altro e così via fino a
formare il numero 13, che voleva ricordare il collegio apostolico presieduto da
Gesù Cristo; in questo modo veniva selezionato il collegio elettorale. Questa
prassi rimase in vigore fino al 1500.
La tradizione voleva che dei tredici elettori, otto fossero “Ritterbrüder”
(Fratelli Cavalieri), quattro rappresentanti dei “Graumäntler” (Fratelli
Sergenti) e uno solo fosse “Priesterbrüder” (Fratello Sacerdote).
Come per l'Ordine di San Giovanni, l'elezione dell'Hochmeister era riservata ai Cavalieri
professi. Il collegio elettorale, poi faceva giuramento di fare il suo dovere,
senza pregiudizi o precedenti impegni, per selezionare i migliori uomini a
disposizione per la carica vacante. Se il primo candidato non riceveva la
maggioranza dei voti, successivamente venivano proposti altri nomi fino a quando
non veniva eletto l'Hochmeister. Quando il collegio elettorale annunciava la sua
decisione al Generalkapitel, i sacerdoti cantavano il “Te Deum laudamus” e
scortavano il nuovo Hochmeister all'altare perché facesse il suo giuramento.
Nel tempo ci sono stati dei Landmeister in Germania, in Prussia ed in
Livonia, il che rese necessario designare il più alto funzionario, il
Landmeister che governava in Terra Santa, come
“Hochmeister” (Gran
Maestro). Questo era anche il titolo che di consueto impiegavano gli altri
ordini militari.
L'Hochmeister dell'Ordine Teutonico era il più alto funzionario
dell'Ordine. Fino al 1525, venne eletto dal Generalkapitel. Godeva del rango di
ecclesiastico di Stato Imperiale e, fino al 1466, era il Principe Sovrano di Prussia.
Nonostante questa alta posizione formale, praticamente, egli era solo una
sorta di “primus inter pares”, questo significava che doveva prendere le
decisioni anche in base alle richieste dei singoli gruppi dell'Ordine.
Di solito era un cavaliere proveniente dalla nobiltà, ma non sempre di rango
elevato. I simboli del suo potere si basavano in un sigillo e un anello. Sul
primo, come quello del Generalkapitel, era rappresentata la Vergine e il
Bambino. La croce che l'Hochmeister portava sui suoi abiti e sul suo blasone era
dorata, con bordi neri, i rami terminavano con gigli e nel centro vantava anche
l'aquila reale.
L'Hochmeister era un diplomatico ed un osservatore. L'elezione lo nobilitava
ben oltre lo stato della sua nascita. Si incontrava con l'importante nobiltà ed
il clero delle zone in cui l'Ordine era attivo e intratteneva una vasta
corrispondenza con i più lontani potentati e prelati, tra cui l'imperatore e il
Papa.
Egli doveva anche viaggiare molto, visitando i vari conventi dell'Ordine,
verificava il controllo della disciplina, e controllava che le risorse
dell'Ordine venissero gestite correttamente. L'Hochmeister nominava i
“Großgebietiger” (altri funzionari) che avrebbero fatto parte del suo Gran
Consiglio.
Responsabile per la gestione degli ordini nel suo complesso e delle sue
relazioni con l'esterno, l'Hochmeister non esercitava il potere legislativo,
riservato al Generalkapitel e il suo potere di nominare gli ufficiali era
limitato, infatti doveva sempre consultare il Generalkapitel prima di prendere
decisioni importanti.
L'Hochmeister, il grande comandante delle forze in Terra Santa e
l'Ordenstressler (tesoriere dell'Ordine) erano ciascuno responsabile di uno
delle tre chiavi della tesoreria dell'Ordine. Questa responsabilità sottolineava
i limiti di autorità che veniva affidata ad una persona, qualunque fosse stato
il suo incarico.
A causa della divisione dell'Ordine nelle grandi province di Prussia,
Germania e Livonia, dal XIV secolo, l'Hochmeister controllava solo il ramo
prussiano. Egli non aveva nessuna autorità sull'Ordine di Livonia, che sviluppò
una propria autorità autonoma; anche il potere del “Deutschmeister” (Maestro
provinciale di Germania) era quasi identico al suo.
Il controllo dell'Hochmeister sulle risorse finanziarie dell'Ordine diminuì
dopo la perdita dei possedimenti in Terra Santa ed il suo tesoro veniva
alimentato esclusivamente dal gettito della nuova casa principale dell'Ordine,
Marienburg, dove l'Hochmeister risiedeva.
Dal 1530 al 1929 l'Hochmeister ricoprì anche l'incarico di Deutschmeister,
prendendo il titolo di “Hoch und Deutschmeister”. L'ultimo Hoch und
Deutschmeister (dal 1894 al 1923) fu l'Arciduca Eugenio d'Austria dalla casa
d'Asburgo.
Sino al 1525 l'Hochmeister era coadiuvato da cinque “Großgebietiger” (grandi consiglieri). Le loro rispettive residenze ufficiali erano in Prussia. Oltre alle funzioni amministrative i Großgebietiger avevano anche funzioni di rappresentanza nelle varie missioni diplomatiche. Ciascuno di questi uffici durava generalmente per brevi periodi, in genere a rotazione annuale.
Großkomtur (Gran Commendatore)
Tra i cinque Großgebietiger che coadiuvavano l'Hochmeister vi era il
"Großkomtur" (Magnus commendator), era il vice dell'Hochmeister e risiedeva a
Marienburg; si occupava della supervisione del tesoro e di tutti gli acquisti
dell'Ordine, controllava la contabilità dell'Ordenstressler (tesoriere
dell'Ordine) ed inoltre sostituiva l'Hochmeister durante le sue assenze.
Egli era responsabile giorno per giorno della supervisione delle attività che non
erano direttamente connesse con la guerra. Dirigeva i funzionari minori nelle
loro funzioni, sorvegliava il tesoriere nella raccolta e nella spesa dei fondi,
curava la corrispondenza e conservava i registri.
I suoi compiti erano,
ovviamente, quasi gli stessi di quelli del Gran Maestro, anche se su scala
minore e comandava le forze in Terra Santa quando il Gran Maestro era assente.
C'erano anche i comandanti regionali nel Sacro Romano Impero (Austria,
Franconia, ecc.), e castellani locali che presiedevano i numerosi conventi e
ospedali.
Ordensmarschall (Grande Maresciallo)
Sempre i cinque Großgebietiger che coadiuvavano l'Hochmeister vi era vi era
anche l'Ordensmarschall (Summus Marescalcus). Egli era immediatamente
subordinato all'Hochmeister ed era il responsabile della preparazione militare.
Il suo titolo, che in origine era riferito ad un custode di cavalli, indica
quanto era importante l'attrezzatura e la formazione nel campo di battaglia per
il successo della cavalleria ma, con il passare del tempo, il suo dovere
includeva anche altre responsabilità. Il responsabile degli alloggi e il
comandante della struttura ospedaliera erano suoi subordinati, anche se in
pratica erano essenzialmente autosufficienti.
Era a capo del sistema militare (castelli, equipaggiamenti militari,
produzione di armi, cavalli, trasporti) e, in tempo di guerra, impartiva gli
ordini all'esercito. Dal 1330 era anche il comandante di Königsberg.
Großspittler (Grande Ospedaliero)
Altro Großgebietiger era il Großspittler (Summus Hospitalarius) di Elbing.
Egli era il supervisore dell'intero settore ospedaliero dell'Ordine ed a lui
spettava la cura del settore caritativo in quanto era il responsabile dei malati
dei poveri. Nel tardo Medioevo era un volontario.
Ordenstressler (Grande Tesoriere)
Ancora tra i cinque Großgebietiger che coadiuvavano l'Hochmeister vi
era l'Ordenstressler (Summus Thesaurarius) di Marienburg. Egli era il
responsabile per gli affari monetari e gestiva il tutto il sistema finanziario
dell'Ordine.
Anche se i cavalieri avevano fatto il giuramento di povertà,
l'Ordine non poteva sopravvivere senza cibo, vestiti, armi, cavalli ed i servizi
di artigiani, trasportatori e tutto quello che solo con il denaro si possa
ottenere. In teoria, solo i funzionari più importanti avrebbero dovuto conoscere
la situazione finanziaria dell'Ordine, ma in pratica tutti i funzionari potevano
indovinarla e al Gran Capitolo venivano fornite informazioni sufficienti a
renderli consapevoli dei piani per la costruzione di castelli, chiese e ospedali
e degli impegni da prendersi per le campagne militari.
Ordenstrappier
(Grande Trappiere)
Vi era infine l'Ordenstrappier (Summus Trappearius) di Christburg. Era il
responsabile dell'approvvigionamento e della distribuzione di tutti i capi di
abbigliamento.
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