1242: La Crociata contro Novgorod

Nel 1238 Papa Gregorio IX indisse una Crociata nelle terre della Rus' ed aveva unito le forze dell'Ordine di Livonia, i Vescovi di Riga e di Dorpat, la Svezia e la Danimarca.

Utilizzando il fatto che quasi tutta la Rus' era oramai in mano ai mongoli e che quindi Novgorod e Pskov non potevano aspettarsi alcun aiuto, gli svedesi ed i cavalieri tedeschi intensificarono i loro tentativi di espansione nel Nord-ovest della Rus', aspettandosi una facile vittoria.


Novgorod nel XIII secolo

Nel 1239 Svedesi e Tedeschi negoziarono un accordo, definendo un piano per una Crociata contro Novgorod: gli Svedesi avrebbero attaccato da nord lungo il fiume Neva, mentre i tedeschi avrebbero attaccato le fortezze di Izborsk e di Pskov.

Nell'estate del 1240 le navi dell'esercito svedese raggiunsero il fiume Izhòra, un affluente del fiume Neva. L'esercito Crociato aveva l'intenzione di raggiungere direttamente il Lago Ladoga, per poi proseguire fino a Novgorod.


la Battaglia della Neva

Alla notizia della presenza del nemico, Alexander, Principe di Novgorod decise di attaccare e, con il suo esercito, si diresse verso la foce del fiume Ižora. L'assalto dei russi spinse gli svedesi lungo le rive del fiume Neva. Le perdite di Novgorod furono insignificanti, pari a solo 20 persone, mentre gli svedesi persero tre navi ed un gran numero di soldati. La vittoria del principe Alexander bloccò sul nascere il tentativo svedese di invasione della Russia e sventò una possibile interazione tra svedesi e tedeschi.


1242: La Battaglia sul lago ghiacciato

Intanto, i Cavalieri Teutonici avevano già conquistato quasi tutta la Prussia e la Livonia. Stavano inoltre dilagando in tutto il territorio russo; avevano conquistato le vicine Izborsk e Poskov e catturato il Principe Vjaceslav cui imposero il battesimo; avevano reso Koporjè sede delle operazioni militari ed erano ormai poco lontani dalla stessa Novgorod. Con la minaccia di invasione da parte dell'Ordine Teutonico le autorità di Novgorod chiamarono in aiuto il Principe Alexander.


Aleksander Nevskij

Nella primavera del 1241 Alexander raccolse un esercito ed organizzò quindi la resistenza all'avanzata dei Crociati. Nell'aprile del 1242 Alexander guidò l'esercito di Novgorod contro i Crociati, scacciandoli dal suolo russo e sbaragliandoli nella Battaglia sui ghiacci del lago Peipus.

Nel contesto di questa battaglia i contendenti erano i Crociati guidati da Hermann von Buxhoeven, Principe-Vescovo di Dorpat ed alcuni Cavalieri Teutonici di Livonia. Il grosso dell'esercito dei Cavalieri Teutonici di Livonia era ancora in Curlandia, dove i Curi si erano ribellati, e solo un piccolo numero di Cavalieri partecipò alla Battaglia.

La battaglia fu un duro colpo per i tedeschi con circa 400-500 Cavalieri morti. Il fallimento totale della Crociata contro Novgorod costrinse i Crociati a restituire le terre che avevano conquistato; inoltre Hermann von Buxhoeven fu costretto a rivolgere la sua attenzione, piuttosto che verso i russi, alla cristianizzazione dei pagani lituani e delle terre baltiche.


la battaglia del lago Peipus

La sconfitta non comportò perdite territoriali per i Cavalieri di Livonia. Venne confermato che la frontiera tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, si stabilizzava tra il fiume Narva, il lago Peipus e la Letgallia. Presumibilmente questa battaglia consolidò in fatto che l'Ordine di Livonia era dipendente da quello di Prussia, perché i vecchi Cavalieri Porta Spada, molti dei quali erano in battaglia, restarono quasi tutti uccisi e quelli rimasti non ebbero più alcuna influenza nell'Ordine di Livonia.


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