Gli anni tra il 1242 ed il 1245


1242 la campagna di Curlandia

Nel 1242 ebbe luogo una campagna militare nel distretto di Kuldiga in Curlandia. Dietrich von Grüningen, Landmeister dell'Ordine di Livonia, riunì a Riga le sue truppe, alle quali si aggiunsero i Letgalli ed i Livoni convertiti, come pure il Vescovo di Saaremaa e i soldati reali danesi dell'Estonia del nord.

La marcia iniziò dal Golfo di Riga, dove le varie unità militari si erano radunate. Una volta raggiunto il distretto di Kuldiga ebbero un breve scontro con i Curi, che vennero subito sconfitti. Dopo la sconfitta, gli anziani inviarono i loro emissari al campo dei Crociati e concluserogli accordi di pace.

Poi i Crociati si trasferirono non lontano dal vecchio castello di Kuldiga e costruirono una nuova fortificazione alla quale diedero il nome di “Castello di Gesù”. Alla fortificazione, che doveva servire come base per un ulteriore attacco in Curlandia, lasciarono una guarnigione e poi ritornarono a Riga.


1244: la battaglia di Embute


Mindaugas

Nel 1244 il Granduca lituano Mindaugas raccolse un esercito di 30.000 soldati attraversò la Samogizia e raggiunse la Curlandia per spingersi sino ad Embute, dove era la principale fortezza fondata dall'Ordine di Livonia nel distretto di Kuldiga. Quando la guarnigione di Kuldiga seppe che le truppe lituane si stavano avvicinando, 30 Cavalieri di Livonia e 500 soldari forniti dai loro vassalli andarono incontro ai soldati lituani.

I Cavalieri, nascosti tra i boschi, fecero un agguato ai lituani mentre stavano preparando le macchine da assedio per attaccare il castello. I lituani subito si diedero alla fuga e, durante l'inseguimento, i Cavalieri di Livonia fecero più di 1.500 vittime. I Cavalieri di Livonia subirono soltanto quattro morti e qualche soldato tra i loro vassalli.


1245: la spedizione in Curlandia


una pagina della Cronaca Rimata di Livonia

Nel 1245, circa un anno dopo la battaglia Embute, ebbe luogo una Crociata in Curlandia. Quando i Crociati arrivarono in Curlandia, trovarono accampati in una valle circa circa 5000 soldati lituani. Un piccolo numero di Cavalieri di Livonia, Crociati tedeschi ed i loro alleati assaltarono i lituani e ne uccisero circa la metà, senza subire alcuna perdita. Poi i Crociati di divisero le armi ed i cavalli dei lituani.

Il sito della battaglia non è citato nelle cronache, ma la Cronaca Rimata di livonia dice: “Poi per un anno (i lituani) si rifiutarono di fare la strada per Embute” suggerendo che i Crociati si erano diretti nuovamente nel territorio di Embute.


1245: la spedizione militare a Nalsene

Nel 1245 i Cavalieri di Livonia fecero una spedizione militare ed invasero la contea lituana di Nalsene, un territorio situato tra la Livonia e la Lituania, nei pressi del castello di Aizkraukle, un castello a guardia delle terre dei fratelli Tusi, Milgerins e Gingeikis, dei Selonici (una tribù baltica) che avevano adottato il cristianesimo ed si erano alleati con l'Ordine di Livonia. L'alleanca era diretta contro Lengvins, al quale suo cugino il Granduca lituano Mindaugas aveva affidato la contea di Nalsene.


Cavalieri di Livonia

Il Landmeister Dietrich von Grueningen, aveva promesso ai tre fratelli la sua amicizia, terre e ricchezze, e la sua protezione. Tusi, Milgerins e Gingeikis, entrarono segretamente nelle terre di Lengvins e lo catturarono assieme a tutta la sua famiglia. Poi lo trasportatono al castello di Aizkraukle, dove incontrarono Dietrich von Grueningen che ordinò loro di portare il prigioniero a Riga.

Poi Dietrich von Grueningen decise di continuare la spedizione militare a Nalsene. Ai suoi soldati si unirono i vassalli del Re di Danimarca di Revalia, i Letgalli, i Livoni ed i vassalli Lituani recentemente acquisiti.

I Crociati si spostarono oltre la riva sinistra del Daugava, attraversarono paludi, foreste e fiumi e raggiunsero la Contea di Nalsene. Parte delle truppe raggiunsero il castello di Lengvins e, dopo aver catturato le mogli, i figli, i cavalli ed il bestiame, ritornarono a Riga. Sulla via del ritorno i Crociati caddero in un agguato dell'esercito lituano, ma li sconfissero ed il fratello Lengvins morì durante la battaglia.

Nello stesso anno le truppe dei un altro fratello di Lengvins attraversarono inosservate il Principato di Jersika e la Letgallia governata dall'Arcivescovo di Riga e improvvisamente attaccarono il castello di Cesis, appartenente all'Ordine di Livonia.

A difendere il castello c'era il Komtur Heinrich Zasendorfas, il quale aveva a disposizione circa 500 Cavalieri e le truppe dei vassalli, ma le truppe di Nalsene erano numericamente superiori. L'esercito dell'Ordine di Livonia fu sconfitto in battaglia, dove trovarono la morte il Komtur e nove Cavalieri dell'Ordine. Un Cavaliere fu preso in ostaggio e costretto a portare a Nalsene la testa del Komtur; giunto a Nalsene venne sacrificato in onore del fratello di Lengvins che era stato ucciso dai Crociati.


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