1401: l'Unione di Vilnius e Radom


Ladislao II Jagellone, Re di Polonia

Ladislao II Jagellone, Re di Polonia, e Vytautas, Granduca di Lituania, cercavano di rinnovare l'unione Polacco-Lituana, che esisteva dal 1385. Nel 1399 la Regina Edvige di Polonia era morta, lasciando Ladislao II Jagellone, un Re straniero, senza eredi. Se i nobili polacchi avessero costretto Ladislao II Jagellone ad abdicare al trono, sarebbe tornato in Lituania richiedendo la restituzione del trono di Granduca e Vytautas sarebbe stato obbligato a ritornare al suo Ducato di Trakai o lanciare un'altra guerra civile.

A fine dicembre 1400 iniziarono i negoziati. Il patto venne firmato in tre atti distinti: uno di Ladislao II Jagellone, un altro di Vytautas e dei nobili lituani (firmato a Vilnius il 18 gennaio 1401) e il terzo del Consiglio reale polacco (firmato a Radom il 11 marzo 1401).

Vytautas veniva confermato come Granduca di Lituania (magnus dux), mentre suo cugino Ladislao II Jagellone, Re di Polonia, manteneva i diritti di “Duca supremo” (Supremus dux) della Lituania.


nobili polacchi

L'unione legalizzava l'indipendenza del Granducato lasciando Vytautas pienamente responsabile di tutti gli affari lituani; Tuttavia, questa indipendenza doveva essere temporanea, in quanto, dopo la morte di Vytautas, la Lituania doveva essere governata da Ladislao II Jagellone o dal suo erede legittimo. I nobili polacchi e lituani decisero di non eleggere un nuovo Re di Polonia senza consultarsi reciprocamente. Al momento ne Ladislao II Jagellone né Vytautas avevano eredi, questo portava ad implicazioni imprevedibili, ma servì a formare un forte legame tra le nobiltà lituane e polacche, con una permanente alleanza difensiva tra i due Stati ed il rafforzamento della Lituania per un nuova guerra contro l'Ordine Teutonico nella quale la Polonia ufficialmente non avrebbe preso alcuna parte.

Anche se l'Unione di Vilnius e di Radom lasciava intatta la libertà dei nobili polacchi, concedeva maggiore potenza ai boiardi di Lituania, dai quali i Granduchi fino ad allora erano stati svincolati dai controlli e contrappesi simili a quelli della monarchia polacca. L'Unione di Vilnius e Radom permise quindi a Ladislao di guadagnare vantaggi e sostegno della Lituania.

Lo stesso anno Samogiziani si ribellarono contro i Cavalieri Teutonici bruciando numerosi castelli. I Cavalieri si vendicarono facendo diverse incursioni a Kaunas ed Hrodna.

 

 

 

 

 

 

 

 


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