1410: la battaglia di Koronowo

Dopo la battaglia di Tannenberg-Grunwald e l'infruttuoso assedio di Marienburg, le forze dell'Ordine Teutonico, con l'arrivo dei rinforzi, aumentarono notevolmente, mentre le forze dell'alleanza polacco-lituana si erano ridotte di numero a causa delle perdite in battaglia. Nel mese di ottobre del 1410 le forze teutoniche raggiunsero circa le 10.000 unità.


il monastero fortificato dei Cistercensi a Koronowo

Il Vogt della Neumark Michael Küchmeister, con circa 4.000 soldati (di cui 3.000 mercenari di Boemia e Slesia), dopo la conquista della città di Tuchola, ne assediò del castello. Poi lasciò una parte delle forze teutoniche al castello e con le restanti si spostò a sud, per occupare il monastero fortificato dei Monaci Cistercensi a Koronowo e trasformarlo come base per ulteriori azioni, con l'obiettivo di raggiungere e conquistare la città polacca di Bydgoszcz.

Ladislao II Jagellone mandò contro i Cavalieri 2.000 uomini sotto il comando di Sędziwój Ostroróg e di Piotr Niedźwiedzki.

il 10 ottobre 1410 i polacchi riuscirono a raggiungere Koronowo, così i Cavalieri Teutonici, sorpresi dai polacchi, cominciarono a ritirarsi, ma vennero subito inseguiti da arcieri a cavallo. Vedendo che non riusciva ad evitare il combattimenti, l'esercito teutonico si fermò a circa 7 km dalla collina di Koronowo, situata tra Buszków e Bois.


cavaliere polacco

Sulla collina i Cavalieri occupavano una posizione privilegiata; organizzarono la prima linea composta da cavalieri e la seconda composta dai loro scudieri. Dopo il segnale di attacco, per tre volte i due eserciti si scontrarono, ma nessuno riusciva a raggiungere un condizione di vantaggio; la battaglia era sostanzialmente una serie di duelli cavallereschi. Due volte venne concordata una sosta che consentiva ai belligeranti di mangiare e prestare le cure ai feriti. Poi i polacchi, sotto il comando di Jan Nasian de Ostrowce, riuscirono a catturare al nemico un “banner” (bandiera), provocando una tale confusione tra i Cavalieri Teutonici che ulteriormente si diedero alla fuga.

Secondo le consuetudini della cavalleria, i polacchi dovrebbero proclamare vittoria e restare sul campo di battaglia fino al crepuscolo. Ma tutto questo era troppo per i tartari presenti nell'esercito polacco, i quali, non appena videro fuggire i Cavalieri Teutonici con le loro armature preziose, si precipitarono all'inseguimento. Venne catturato molto bottino e 300 cavalieri illustri, tra cui il comandante in capo Michael Küchmeister, che in seguito venne imprigionato nel castello di Chęcinach; il resto dell'esercito teutonico o fuggì.

Poi le truppe polacche arrivarono a Bydgoszcz. Il Re polacco Ladislao II Jagellone diede un banchetto trattando i prigionieri con cortesia, a dimostrazione che era falsa la propaganda che i Cavalieri Teutonici facevano in Occidente, mostrando i polacchi ed i lituani come selvaggi senza Dio.

Heinrich von Plauen, il nuovo Hochmeister Teutonico, voleva continuare a combattere e tentò di reclutare nuovi crociati. Tuttavia, il Consiglio Teutonico preferì la pace e le parti decisero una tregua, efficace tra il 10 dicembre 1410 e 11 Gennaio 1411.

Dopo tre giorni i negoziati a Raciąż tra Ladislao e von Plauen si interruppero ed i Cavalieri Teutonici invasero di nuovo Dobrzyń. L'invasione portò ad una ripresa dei negoziati che si concluse con la pace di Toruń.


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