1415: il Concilio di Costanza


Photius, Theognostus e Cyprian
Metropoliti d Kiev

Vytautas inviò una delegazione al concilio di Costanza, compreso Photius, il Metropolita di Kiev, ed alcuni testimoni della Samogizia, che arrivarono a Costanza alla fine dello stesso anno per sottolineare la loro preferenza ad essere “battezzati con l'acqua e non con il sangue” e presentare la ben nota denuncia Samogiziana, la maggior parte della quale descriveva i mali causati dall'Ordine e subiti dai Samogizi.


Pawel Wlodkowic

Gli inviati polacchi, tra cui Mikołaj Trąba, Zawisza Czarny e Pawel Wlodkowic, il rettore dell'Università Jagiellonica di Cracovia, fecero pressioni perché finisse la conversione forzata dei pagani e le aggressioni dell'Ordine contro la Lituania e la Polonia.

Tuttavia, a Costanza l'Ordine aveva molti sostenitori e le risposte alla denuncia furono piuttosto aggressive. I Cavalieri Teutonici riconobbero solo che essi detenevano la Samogizia come “un'anguilla dalla coda scivolosa”. Il frate domenicano Jan Falkenberg parlò nell'interesse dei Cavalieri Teutonici: definì il Re Ladislao un “cane pazzo” indegno di essere Re e accusò la Polonia del “crimine spregevole” di dare sostegno militare alle nazioni pagane che muovevano guerra contro l'Ordine. Per questo, secondo Falkenberg, i polacchi meritavano la morte per aver difeso gli infedeli e dovevano essere sterminati ancor più degli infedeli o portati al ruolo di schiavi.


il Concilio di Costanza

Paweł Włodkowic era invece del parere che tutte le nazioni, non escluse quelle pagane, avevano il diritto all'autogoverno e di vivere in pace nelle loro terre. Sollevò inoltre altre importanti e rivoluzionarie idee, tra le quali il fatto che la conversione tramite l'uso della forza e la coercizione era peccaminosa e deplorevole, e che la conversione non doveva essere usata come pretesto per muovere guerra.

A seguito delle dichiarazioni della diplomazia polacco-lituana, il Concilio, anche se scandalizzato da quanto detto da Pawel Wlodkowic in merito alla legittimità dello Stato Monastico, negò all'Ordine un'ulteriore crociata e invece affidò alla Polonia-Lituania la conversione dei Samogizi.


Sigismondo di Lussemburgo al Concilio di Costanza

Nonostante il fatto che il Concilio non risolse il problema della Samogizia, tuttavia aveva adempiuto alla richiesta Samogizia più importante: “si autorizza Ladislao e Vytautas a prendere il Vescovo di Vilnius e l'Arcivescovo di Lvov ed andare in Samogizia per battezzare e costruire nella regione una cattedrale e le chiese”.

Nell'estate del 1417, in occasione dell'arrivo in Samogizia di Vytautas e dei vescovi di Vilnius e Lvov, migliaia di Samogizi vennero battezzati. Nell'autunno del 1417, quando il battesimo stava per concludersi, Vytautas tornò in Samogizia e scelse come sede del Vescovado la città di Medininkai, dove venne consacrata una cattedrale.

Il Concilio di Costanza istituì la Diocesi Samogizia a Varniai e nominò come suo primo Vescovo Matthias di Trakai. Tuttavia, non risolse le dispute territoriali.

 

 


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