Quando Ladislao II Jagellone morì nel maggio del 1434, l'Ordine Teutonico riprese a sostenere Švitrigaila, che aveva radunato i suoi sostenitori, tra cui i Cavalieri dell'Ordine di Livonia, i Duchi ortodossi e suo nipote Žygimantas Kaributaitis, un comandante militare degli Hussiti.
La battaglia finale di Pabaiskas (chiamata anche la battaglia di Vilkomir, la Battaglia di Wilkomierz, la Battaglia di Swienta o Šventoji) fu combattuta l'1 settembre 1435 nei pressi Ukmergė (Wiłkomierz) nei pressi del fiume Šventoji, nel Granducato di Lituania. Si stima che la battaglia coinvolse 30.000 uomini, combattenti su entrambi i lati.
L'esercito di Švitrigaila, guidato da Žygimantas Kaributaitis, e composto da Lituani, ruteni ortodossi, Cavalieri di Livonia ed almeno 500 Tartari dell'Orda d'oro, venne definitivamente sconfitto dall'esercito di Žygimantas I Kęstutaitis guidato da Mykolas Žygimantaitis, che comandava le truppe Samogitiane, e da Jakub Kobylanski, che era a capo delle forze polacche.
Gli avversari si scontrarono a circa 9 km a sud di Vilkmergė, nei pressi del fiume Šventoji. In un primo momento gli eserciti, separati dal lago Žirnajai e dalle paludi, non avrebbero potuto impegnarsi reciprocamente. Dopo due giorni Švitrigaila ed il Landmeister di Livonia Franke Kerskorfs decisero di cambiare posizione e di muoversi verso Vilkmergė. Come l'esercito si mise in marcia, venne attaccato da Zygimantas I Kestutaitis, diviso a metà e sconfitto.
La battaglia pose fine alla guerra civile lituana ed impose gravi danni all'Ordine di Livonia; Švitrigaila, con un piccolo gruppo di seguaci, riuscì a fuggire a Polotsk. Žygimantas Kaributaitis fu gravemente ferito e catturato; morì pochi giorni dopo probabilmente per le gravi ferite, ma alcuni storici sostengono che sia stato annegato o avvelenato. L'Ordine di Livonia, con la morte del suo Landmeister e la cattura di molti alti ufficiali, subì una grande sconfitta, paragonabile alla sconfitta inflitta ai Cavalieri Teutonici nella battaglia di Tannenberg-Grunwald nel 1410.
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