1440: la Confederazione Prussiana

Nel XV secolo, le città della Prussia erano rapidamente cresciute economicamente; tuttavia non ci fu un contemporaneo incremento della loro influenza politica. Il governo dei Cavalieri Teutonici era visto come sempre più anacronistico: le imposte, le tasse doganali e il sistema delle licenze sul commercio del grano (ogni operatore doveva pagare un consistente canone per il privilegio di commerciare con i cereali) ostacolavano lo sviluppo economico delle provincie prussiane. Allo stesso tempo la nobiltà voleva una maggiore voce in capitolo nella gestione della Prussia Teutonica, e guardava con invidia la vicina Polonia, dove la nobiltà polacca godeva di privilegi più ampi.


lo Stato Monastico dei Cavalieri Teutonici nel 14° secolo

I Cavalieri erano anche accusati di violare i pochi privilegi esistenti della nobiltà e delle città. Gli artigiani erano scontenti a causa della concorrenza sleale dei cosiddetti “partacze” (artigiani al di fuori delle corporazioni, che svolgevano le attività in violazione alla regola d'arte), o degli artigiani insediati dai Cavalieri Teutonici in prossimità del loro castelli.

Casciubi, polacchi, tedeschi e pruzzi si stavano lentamente fondendo in una sola nazione e, come le differenze nazionali scomparvero, gli obiettivi comuni di tutti i gruppi etnici e sociali della Prussia divennero più prominenti ed i possidenti prussiani si appoggiavano sempre alla Polonia.

La parte occidentale della Prussia, compresa la Pomerelia con Danzica come principale città, era stata originariamente governata dal Duca Boleslao I di Polonia; successivamente venne governata dai regnanti della Pomerania, per poi essere governata dall'Ordine Teutonico.


Danzica in un'antica stampa

Alcuni collegamenti ai governanti di Polonia rimasero comunque, con un forte aumento dei contatti culturali, commerciali, e dei matrimoni tra le famiglie elitarie di Cracovia, Pomerania, e Toruń.

A quel tempo Cracovia era una città anseatica ed aveva molti artigiani tedeschi tra gli abitanti. Molti prussiani polacchi e tedeschi insegnavano e studiavano all'accademia di Cracovia. Il ricordo delle radici della Pomerania polacca fu un motivo rilevante per l'inizio della rivolta, divenendo in seguito il più importante.

C'era sempre stata in Prussia una lunga tradizione di resistenza contro i Cavalieri Teutonici. Nel 1397 i cavalieri di Prussia avevano fondato contro i Cavalieri Teutonici una organizzazione segreta chiamata “Eidechsenbund” (Unione della lucertola), ma l'organizzazione venne meno in quanto non trovò il sostegno della popolazione urbana.


la battaglia di Tannenberg-Grunwald

Dopo la vittoria da parte delle forze polacche e lituane del 1410 a Grünfelde vicino a Tannenberg (la battaglia di Tannenberg-Grunwald) durante la guerra polacco-lituano-teutonica (1409-1411), e la Pace di Toruń del 1411, i proprietari terrieri prussiani giurarono fedeltà al Re di Polonia Ladislao II (Jogaila), ma nei loro territori ben presto ritornò a governare l'Ordine Teutonico, visto che i polacchi non erano riusciti a conquistare Marienburg.

L'Ordine Teutonico, a causa delle pesanti perdite subite e dovendo pagare alla Polonia i danni derivanti dalla guerra, si trovò costretto ad imporre altissime tasse sulla popolazione prussiana, senza poi poterle devolvere alle proprie città.

Nel febbraio del 1440 le città anseatiche di Danzica, Elbing e Toruń, insieme ad altre 19 città prussiane ed ai piccoli nobili della Terra di Chełmno, fondarono la Confederazione Prussiana (Der Preussische Bund), un'organizzazione che intendeva proteggere gli interessi dei cittadini prussiani dagli abusi subiti da parte delle autorità dell'Ordine dei Cavalieri Teutonici e la cui politica era quella di opporsi alle alte tasse imposte dall'Ordine, ma lo scopo finale era quello di liberarsi definitivamente dal dominio dei Cavalieri Teutonici. Questo significava la sconfitta della politica interna attuata dall'Ordine Teutonico ed un aumento della possibilità che Danzica e la Pomerania ritornassero alla Polonia.

Inizialmente l'Hochmeister Paul von Rusdorf fu favorevole all'esistenza della Confederazione Prussiana. Dal 1441 al 1449 l'Hochmeister Konrad von Erlichshausen, tentò di riformare l'Ordine Teutonico, cercando di negoziare un compromesso con le città prussiane e con coloro che avevano contribuito alla formazione della Confederazione.

Il suo successore, Ludwig von Erlichshausen, nipote del precedente Hochmeister, si dimostrò fortemente ostile alla Confederazione Prussiana. Nel 1452, l'Ordine Teutonico intentò causa alla Confederazione Prussiana, presso il tribunale dell'Imperatore del Sacro Romano Impero Federico III, il cui verdetto, in data 5 dicembre 1453, dichiarò illegale la Confederazione, ne vietava l'esistenza e la condannava ad obbedire all'Ordine Teutonico.


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