I grandi eventi

I Cavalieri di Santiago sono stati presenti in tutte le azioni bellicose della Reconquista ed i loro territori si svilupparono principalmente per La Mancha. Appartenevano a questo Ordine i Cavalieri provenienti dalle attuali province di Ciudad Real, Cuenca, Toledo, Madrid, Guadalajara, Jaén e Murcia.

La prima azione militare nota nella quale intervennero i Cavalieri di Santiago avvenne quando aiutarono l'esercito del Re Alfonso 8° nella cattura della città di Cuenca, nel 1177. Il loro contributo fu così importante che il Re aggiunse, nelle terre appena conquistate, nuove donazioni a tutto l'Ordine, tra cui: “due case vicino ad Aben-Mazloca, nello stesso alcazar di Cuenca, sue solari, un mulino sul fiume Moscas e un frutteto vicino a questo fiume”.


il Re Alfonso VIII nella conquista della città di Cuenca

Con le donazioni effettuate ai Cavalieri Tello Pérez e a Pedro Gutiérrez, che a loro volta donarono al Maestro Pedro Fernandez de Fuentencalada, fondatore dell'Ordine, venne creato poco dopo l'Ospedale di Santiago Apostolo a Cuenca. Una delle tredici “collaciones” (territorio che delimita una parrocchia o una chiesa) con cui era divisa la città fu anche chiamata Santiago, lasciando la sua chiesa entro il perimetro della stessa cattedrale.

Il Re Alfonso 8° aveva dato il Castello di Uclés a Don Pedro Fernandez de Fuentencalada perché vi si stabilisse e ne difendesse i confini, secondo una Scrittura Reale estesa ad Arevalo il 3 gennaio del 1174, e da allora il Castello di Uclés divenne la casa principale dell'Ordine. Il Re inoltre aveva dato all'Ordine la città di Moya nel 1211, alla quale in seguito si sarebbero unite Ossa de Montiel, Campo de Criptana, Pedro Muñoz, Montiel e Alhambra.

L'Ordine prosperò, acquisendo beni e territori, così che venne a formarsi una specie di diocesi con Uclés capitale, dove il Priore dell'Ordine aveva un'autorità quasi episcopale. La rapida diffusione dell'Ordine era dovuta alla sua Regola, meno rigida rispetto a quella degli altri Ordini (era l'unico Ordine Militare i cui Cavalieri potevano sposarsi), eclissando sia l'Ordine di Calatrava che quello di Alcántara, e il cui potere era conosciuto all'estero anche prima del 1200.


il Papa Alessandro III in una miniatura medievale

La prima Bolla papale di conferma di Alessandro 3°, elencava una serie di dotazioni. L'Ordine di Santiago da solo aveva più beni degli Ordini di Calatrava e di Alcántara insieme. In Spagna, le proprietà includevano 83 “encomiendas”, tre delle quali erano riservate ai Grandi Commendatori, 2 città, 178 contee e villaggi, 200 parrocchie, cinque ospedali, cinque conventi e l'Università di Salamanca. I Cavalieri raggiunsero il numero di 400 e si potevano contare più di 1000 “lanzas”. Avevano inoltre possedimenti in Portogallo, Francia, Italia, Ungheria ed anche in Palestina.

La fondazione di Abrantes, la sua prima “encomienda” in Portogallo, risale al regno di Alfonso 1°, nel 1172, e i suoi Cavalieri si separarono ben presto un Ordine distinto, quando il Papa Niccolò 4°, nel 1290, li liberò dalla giurisdizione di Uclés.

Gonzalo Ordóñez fu eletto Maestro dell'Ordine a León, mentre Gonzalo Rodriguez andò in Castiglia e servì il Re Alfonso 8°.

Ai tempi del terzo Maestro, Sancho Fernández de Lemus, gli Almohadi guidati dal califfo Abu Yusuf Yaqub al-Mansur (Yusuf 2°), vincitore della battaglia di Alarcos del 1195 contro Alfonso 8° e dove furono uccisi 19 Cavalieri di Santiago, portò una offensiva generale per tutta la terra di Castiglia, raggiungendo castello di Uclés due anni dopo. Il Maestro, in mezzo alla confusione dei regni cristiani, resistette nel castello di Uclés con tutta la sua gente, mentre altre città, come Madrid e Guadalajara, subirono gli attacchi di Yusuf 2°.

I Cavalieri di Santiago parteciparono alla riconquista della regione di Teruel e di Castellón e combatterono nella battaglia di Las Navas de Tolosa (1212), dove il Maestro Pedro Arias morì con un gran numero di Cavalieri.


la battaglia di Las Navas de Tolosa

Nel 1233 i Cavalieri di Santiago parteciparono alla battaglia di Fare Jerez e, tre anni più tardi, alla conquista di Ubeda e di Cordoba.

Pelayo Perez Correa fu il miglior Maestro che abbia mai avuto l'Ordine, spingendo il Re Fernando 3° di Castiglia e León, chianato “il Santo”, a mettere sotto assedio Siviglia. In questo assedio, 270 uomini guidati dal Maestro si inoltrarono troppo nella sierra e, giunta la notte senza aver ottenuto la completa sconfitta del nemico, apparve la Vergine Maria, allora il Maestro gli chiese di fermare il corso del sole pronunciando: ”Santa Maria, ferma il giorno”. In memoria di questo evento venne costruito più tardi in quel luogo il Santuario della Vergine di Tentudía, dove pare che il Maestro è stato sepolto nel 1275 .

Dopo la morte di Vasco Rodriguez de Coronado, Maestro dell'Ordine tra il 1327 e il 1338, il “Consiglio dei Tredici”, così chiamato perché era composto da tredici cavalieri nominati tra i governatori e comandanti dell'Ordine, elesse come Maestro il nipote del Maestro precedente, Vasco Lopez. Per intervento personale del Re Alfonso 9° di Castiglia, al fine di conservare il posto a suo figlio, l'Infante bastardo Don Fadrique Alfonso di Castiglia, figlio di Leonor Núñez de Guzmán, amante del Re, e nipote di Alonso Melendez de Guzmán. Quest'ultimo venne nominato Maestro nel 1338 e l'elezione di Vasco Lopez venne annullata adducendo dei difetti nell'elezione.

L'intrusione del Re nelle regole di successione dell'Ordine causarono grandi controversie, in quanto legalmente i Maestri venivano scelti tra i Cavalieri che avevano fatto voto di castità, con il consenso e la successiva approvazione del Papa. I commenti del Papa su Fadrique Alfonso di Castiglia e, in particolare, su Leonor Núñez de Guzmán fecero di lui un nemico del Re.

Il Maestro Alonso Melendez de Guzmán combatté al fianco del Re per la conquista del Regno di Algeciras e, in tale occasione, trovò la morte. Venne quindi nominato come Maestro dell'Ordine Fadrique Alfonso di Castiglia che, all'epoca (nel 1342), aveva ancora otto anni.

Nel 1358, Fadrique Alfonso di Castiglia fu inviato in Siviglia per assassinare il suo fratellastro, il Re Pedro 1° di Castiglia, che aveva nominato al suo posto Juan de Padilla, fratello della favorita del Re, Maria de Padilla. Tuttavia, i Cavalieri dell'Ordine rifiutarono di riconoscere Juan de Padilla come loro Maestro e lo sconfissero nei pressi del Castello di Uclés, Juan de Padilla morì durante i combattimenti.

I Maestri successivi (Fernando Osórez, Pedro Fernández Cabeza de Vaca e Pedro Muñiz de Godoy y Sandoval) morirono nella guerra con il Portogallo, ma l'Ordine recuperò durante il prolungato Magistero di Lorenzo Suárez de Figueroa, che fondò il Convento di Santiago di Siviglia.

I Monarchi di Castiglia e León concessero tali privilegi all'Ordine che permisero loro di ripopolare vaste aree di Andalusia e Murcia. Nel corso del 15° secolo, l'Ordine trasferì il suo raggio di azione alla Sierra Morena, dove catturò la città di Llerena (Badajoz), che divenne il luogo di residenza abituale dei suoi Maestri, incrementando così una forte crescita della popolazione nella regione.

Nel 1453 il Re Enrico 4° di Castiglia assunse la gestione dell'Ordine fino a quando suo figlio Alfonso di Castiglia non raggiunse la maggiore età. Tra il 1462 e il 1463 il Re nominò come Maestro provvisorio Beltrán de la Cueva. Nel 1463, quando Alfonso di Castiglia raggiunse la maggiore età, venne nominato titolare Principe Maestro dell'Ordine di Santiago.

Nel 1474, dopo sette anni di Magistero, il Maestro Juan Pacheco, Marchese di Villena, abdicò in favore del figlio Diego. Questa decisione fece infuriare la maggior parte dei Cavalieri, causando un scisma nell'Ordine che si concluse con l'elezione di due Maestri: Rodrigo Manrique, che divenne Maestro dell'Ordine di Santiago nel Regno di Castiglia e Alonso de Cárdenas, che divenne Maestro dell'Ordine di Santiago nel Regno di León. Alla morte di Don Rodrigo Manrique, i Re Cattolici posero fine alle controversie, assumendosi la gestione dell'Ordine e nominando come Maestro Alonso de Cárdena, che li supportò nella guerra di Granada.