La secolarizzazione dell'Ordine

Nel 1789 il Papa Pio VI e la Regina Maria I del Portogallo fecero l'ultimo tentativo di riformare l'Ordine del Cristo. Questa riforma stabilì, ancora una volta, che il quartier generale dell'Ordine era il convento di Tomar. Il Re del Portogallo continuava a mantenere la posizione di Gran Maestro dell'Ordine ma, al posto del Priore conventuale, venne ripristinato il ruolo del Gran Priore dell'Ordine del Cristo.

Con questa riforma l'Ordine del Cristo perse definitivamente il proprio carattere religioso. Le candidature all'Ordine vennero stabilite in un massimo di 6 Gran Croci, 450 Commendatori ed un numero illimitato di Cavalieri. Potevano esservi ammessi unicamente i cattolici di nobile discendenza.


Sebastião José de Carvalho e Melo, Marchese di Pombal,
statista portoghese del XVIII secolo,
che porta le insegne dell'Ordine di Cristo.
Museo Nazionale Soares dos Reis.

Nel 1834, dopo la sconfitta del Re Michele del Portogallo nella Guerra Civile, ritornò al trono la Regina Maria II del Protogallo, sotto la cui monarchia l'Ordine del Cristo perse i propri possedimenti.

L'Ordine divenne così una libera associazione e successivamente un Ordine di Merito, il che fece cessare anche tutte le prerogative dell'Ordine circa l'entrata a far parte del medesimo e i vantaggi che se ne potevano trarre.

Nel 1910, quando la monarchia portoghese ebbe termine, la nuova repubblica abolì definitivamente tutti gli ordini cavallereschi portoghesi, anche se molti di questi vennero ripristinati nel 1918 alla fine della Grande Guerra, seppure come onorificenze militari con a capo il Presidente della Repubblica Portoghese.