1208: La conquista della Letgallia

Nel 1208 i Cavalieri Portaspada conquistarono Salaspils (Holme), poi attaccarono il castello di Selpils (Selburg), entrambi importanti villaggi commerciali lungo il fiume Daugava abitati dai Selonici, un gruppo etnico della Semgallia.


rovine del castello di Selpils

A quel tempo i Selonici avevano fatto alleanze con i Lituani e questo era un pericolo per i Crociati. I Cavalieri Portaspada, supportati dalle truppe convertite di Livoni e di Letgalli, presero d'assalto il castello di Selpils ed i Selonici furono costretti ad arrendersi.

La resistenza Selonica venne definitivamente domata e questo segnò la fine di questa tribù. Dopo la conquista i Selonici furono battezzati.

Nello stesso anno i Letgalli di Umera si convertirono senza opporre resistenza. Questi sperano nel sostegno tedesco contro gli Estoni, contro i quali avevano spesso combattuto. Anche i Letgalli di Talava, che in precedenza avevano ricevuto il battesimo col rito ortodosso dai russi, si unirono ai Cavalieri Portaspada contro gli Estoni.


il commercio lungo il fiume Daugava

Nonostante il fatto che tedeschi non avevano concorrenti nella conquista della terra di Livonia, ancora dovevano far fronte agli interessi russi. I Duchi Russi non avevano alcuna intenzione di annettersi le terre di Livonia, ma avevano bisogno che gli indigeni che vivevano lungo il fiume Daugava fossero loro fedeli, perché il fiume era una via d'acqua molto importante per il commercio con l'Ovest. Ma i mercanti tedeschi vedevano i russi come concorrenti per i loro interessi commerciali ed esortarono i Cavalieri Portaspada a sottomettere i Letgalli che vivevano lungo il fiume Daugava.


monumento a Viescekis

La guerra contro i Letgalli iniziò con l'occupazione del Principato Ortodosso di Koknese (Kokenhusen) distante 20 km da Aizkraukle. Il Principato era governato da Viescekis e protetto dal Principe russo di Polotsk. Non si sa se Viescekis era Letgallo o Russo. La Cronaca di Enrico di Livonia non ci dà la sua nazionalità, ma racconta che si era convertito al cristianesimo ortodosso russo ed aveva cambiato il suo nome in Vjacelsavs.


il castello di Koknese

Secondo i reperti archeologici, Koknese era abitata da Letgalli, Selonici e Krivici. Sempre la Cronaca di Enrico di Livonia chiama Koknese anche Castrum Ruthenicum (accampamento dei Ruteni); questo perché a Koknese c'era un presidio di coloni russi con il compito di proteggere Koknese come importante base commerciale russa.

Il numero di russi a Koknese era abbastanza piccolo, ma venne comunque notato dai tedeschi, perché quando presero d'assalto il castello di Koknese cercarono di non ucciderli, temendo in un conflitto diplomatico con il vicino Ducato di Polotsk.


russi al fiume Daugava

I Crociati catturarono Viescekis e lo portarono a Riga, ma lo liberarono subito per lasciarlo tornare a Koknenese come vassallo del Vescovo Albrecht von Buxthoeven. Con lui mandarono a Koknese anche dei muratori, per costruirvi un castello di pietra. Ma né Viescekis ne i commerciati russi residenti a Koknese erano pronti ad accettare i nuovi governanti ed attaccarono i tedeschi che erano impegnati a costruire il castello.

Alla notizia, il Vescovo Albrecht mise insieme un esercito di 300 uomini e partì verso Koknsee. All'arrivo dei Crociati i commercianti russi spaventati presero tutti i loro averi e, dopo aver dato alle fiamme il castello, fuggirono in fretta e andarono a nascondersi nella foresta.

Nel 1209 Koknese entrò pienamente a far parte delle terre conquistate, Inoltre il Vescovo di Riga Albrecht von Buxthoeven ordinò la costruzione di un castello di pietra a Koknese, dove i fiumi Daugava e Perse si uniscono, per sostituire il castello di legno dei Letgalli.