1217: L'assedio di Otepaa

Nell'autunno del 1216, Vladimir, il nuovo Principe di Pskov che non aveva gradito che gli Estoni della contea di Ugandi erano stati battezzati e si erano arresi ai tedeschi, decise di agire. Per secoli la Contea di Ugandi era stata considerata di proprietà del Principe di Pskov, visto che pagava le tasse sulla terra. Sulla base di queste affermazioni, Vladimir invase Ugandi e raggiunse il forte di Otepaa, nella Contea di Vaiga.


i resti della roccaforte di Otepaa

Gli Estoni di Ugandi si rivolsero al Vescovo Albrecht von Buxthoeven per chiedere aiuto e questi inviò alcuni Crociati alla fortezza di Otepaa, per proteggere gli interessi dei cristiani. Insieme agli Estoni, i Crociati cominciarono a fortificare Otepaa.

All'inizio del 1217 gli Estoni di Ugandi, insieme ai Crociati del Vescovo ed ai Cavalieri Portaspada organizzarono diversi attacchi contro Pskov. Contemporaneamente l'esercito congiunto di Crociati di Riga, Livoni, Letgalli ed anche di Estoni di Ugandi fecero irruzione nella Contea di Jarva. Dopo alcuni giorni di saccheggi, gli anziani di Jarva convennero di consegnare alcuni ostaggi, accettare il sacramento del battesimo e pagare il tributo.

Nella primavera del 1217, un grande esercito proveniente da Pskov e Novgorod raggiunse la fortezza di Otepaa. I russi inviarono gli inviti di guerra in tutta l'Estonia Settentrionale e, malgrado gli Estoni delle contee di Saaremaa, Reval e Sakala fossero stati in precedenza battezzati, si unirono all'esercito russo, interrompendo così i loro rapporti con i tedeschi.

Questo esercito così formato cominciò ad attaccare la fortezza di Otepaa, ma questa era ben fortificata e, malgrado che il numero degli assedianti fosse di 20.000, l'inutile assedio durò 17 giorni. 3000 uomini guidati dal Maestro dell'Ordine dei Cavalieri Portaspada, furono inviati da Riga ad Otepaa per alleviare i tedeschi intrappolati nella roccaforte.

Una grande battaglia ebbe luogo nei pressi della fortezza, ma l'armata di soccorso riuscì a raggiungere la fortezza, anche se le perdite tra i Cavalieri Portaspada furono pesanti; cadde tra gli altri Berthold, il comandante provinciale di Wenden.

All'interno della fortezza la situazione era diventata molto difficile, il cibo sia per le persone che per gli animali era ridotto al minimo e “i cavalli si mangiavano la coda a vicenda”. Tre giorni dopo iniziarono i negoziati. Secondo il trattato di pace, i tedeschi dovevano lasciare non solo Otepaa ma l'intera Estonia.