1217: La battaglia del giorno di San Matteo

Il 21 settembre 1217, nei pressi di Viljandi (Fellin) si svolse la “battaglia del giorno di San Matteo” (estone: lahing Madisepaeva). Questa fu una delle più grandi battaglie che si svolsero durante la Crociata per la conquista dell'Estonia. Gli avversari erano i Cavalieri Portaspada con i loro alleati recentemente convertiti di Livonia e Letgallia, contro un esercito di 6000 Estoni di diverse contee guidati da Lembitu di Lehola, comandante degli Estoni della Contea di Sakala che era riuscito ad unificare tutti gli Estoni del nord.

Kaupo di Turaida (un capo dei Livoni convertiti, che combatteva dalla parte dei Cavalieri Portaspada) venne ucciso. ma la battaglia fu una cocente sconfitta per gli Estoni, in quanto anche la figura centrale della resistenza Estone, Lembitu di Lehola, venne ucciso. Gli Estoni furono sottomessi, ma venne non del tutto schiacciato il loro desiderio di liberarsi dal dominio degli invasori. La lotta contro i tedeschi continuò per altri dieci anni.

Nel 1217 i Crociati tedeschi erano stati in guerra contro gli Estoni da quasi dieci anni. Le contee di Ugandi e di Sakala avevano dovuto arrendersi nel 1215, ma questo non mise fine al desiderio degli Estoni di liberarsi del dominio tedesco.

Nei primi mesi del 1217 gli estoni avevano chiesto aiuto a Pskov e Novogord e con il loro aiuto fu possibile battere i Crociati tedeschi ad Otepaa e catturare il forte di Ugandi.

Gli estoni volevano continuare l'alleanza con i russi e, nel mese di agosto, inviarono i loro messaggeri a Novgorod. Il nuovo Principe di Novgorod, Svjatoslav Mstislavich-Borissovich, promise che sarebbe giunto in Estonia con il suo esercito ed avrebbe portato anche il Principe Vladimir di Pskov.

Questa però era solo una promessa, perché probabilmente Svjatoslav non era neanche in grado di affermarsi a Novgorod e prese tempo per raccogliere un esercito. I russi arrivarono in Estonia solo l'anno seguente, nel 1218, e l'esercito era guidato da un altro Principe di Novgorod.

A metà del mese di agosto 1217, Lembitu, l'anziano capo del forte di Lehola, mandò i suoi messaggeri in tutte le contee Estoni, invitando le tribù ad unirsi a lui contro i tedeschi. Era un momento favorevole per riunire un esercito: tutto il grano era stato conservato e le piogge autunnali erano ancora cominciate. Ai cavalli era possibile trovare pascoli ancora verdi e le notti non erano ancora molto fredde.

Le prime truppe cominciarono ad arrivare al fiume Navesti durante le prime settimane di settembre. Gli Estoni giunsero dalle Contee di Laanemaa, Harju, Virumaa, Reval, Jarva e Sakala. L'assenza degli uomini di Saaremaa si spiega con il fatto che, al fine di sostenere la fanteria, gli Estoni avevano pianificato di avere una “marina” di Saaremaa per navigare lungo il fiume Daugava ed attaccare Riga.

Mancavano anche gli Estoni della Contea di Ugandi, in quanto avevano firmato in precedenza un accordo di con i tedeschi ed inoltre avevano agito come alleati dei Crociati durante l'assedio del forte di Otepaa.

Secondo Enrico di Livonia, al fiume Navesti si erano riuniti circa 6.000 guerrieri Estoni. Questo esercito aspettava l'arrivo dei russi per iniziare insieme la campagna militare.

Una volta giunta a Riga la notizia che gli Estoni stavano preparando il loro esercito, i Crociati cominciarono a raccogliere le loro forze. La cosa più importante era quella di anticipare i russi; il 15 Settembre 1217 i crociati tedeschi ed i loro alleati Letgalli e Livoni si riunirono in una zona che Enrico di Livonia descrisse come “un luogo vicino a Sakala, dove si svolsero i negoziati e l'esercito ha pregato”. Questo era a circa 80 km da Viljandi.

Un po' per la fretta ed un po' per la paura dei russi, l'esercito Crociato raggiunse solo le 3.000 unità. La metà di loro erano tedeschi, l'altra metà erano Livoni e Letgalli. Il comandante ufficiale dell'esercito era il Duca di Orlamunde, Albrecht, ma in realtà a dare gli ordini era Volquin von Naumburg, Maestro dell'Ordine dei Cavalieri Portaspada.

Il 19 settembre si mossero anche gli Estoni, dopo aver inutilmente aspettato per 15 giorni l'arrivo dei russi. Forse il motivo per cui si erano mossi era quello di incontrare i russi a metà strada, o quello di avere informazioni sull'esercito dei Crociati, o magari per fare qualche incursione in Livonia per conto proprio.

Va tenuto presente che a quei tempi era abbastanza complicato rifornire un grande esercito che rimaneva fermo per un lungo periodo di tempo, quindi forse un altro motivo per cui l'esercito Estone di mise in movimento era dovuto al fatto che era impossibile restare accampati più a lungo.

Nella mattinata del 19 settembre l'esercito Crociato partì. Usò la vecchia strada di guerra passando per Ruhja e Karksi e procedendo verso Viljandi. La mattina del 20 settembre l'esercito Crociato raggiunse la zona in prossimità di Halliste e di Karksi, da dove vennero inviate avanti alcune truppe precedute dagli esploratori. I tedeschi così acquisirono le informazioni circa la dimensione dell'esercito Estone e circa il loro movimento nei villaggi vicini.

Le informazioni avute dagli abitanti dei villaggi del sud della Contea di Sakala dicevano che l'esercito Estone era a circa 30-40 km verso nord, e dimostrava che gli anziani di Sakala avevano attuato una rete di messaggeri molto efficace in tutta la loro contea.

Nello stesso giorno i Crociati raggiunsero Viljandi, dove trascorsero la notte. La mattina seguente, il giorno di San Matteo, l'esercito dei Crociati raggiunse l'accampamento degli Estoni, dove scoprirono che questi ultimi si erano trasferiti verso sud-ovest, nella regione di Parsti-Vanamoisa. I crociati raggiunsero la regione.

Il 20 Settembre 1217 gli anziani Estoni erano molto probabilmente consapevoli del fatto che presto i Crociati li avrebbero raggiunti, quindi decisero di andare avanti e trovare un posto migliore per lo svolgimento della battaglia. Questo luogo era a circa 10 km da Viljandi, nei pressi del villaggio di Risti, tra Vanamoisa e Karuse.

La zona circostante era per lo più coperta di boschi e praterie, piccoli crinali morenici, pozze d'acqua e macchie. Questo tipo di paesaggio era difficilmente praticabile, quindi le manovre dei Crociati sarebbero state abbastanza disagiate. Gli Estoni decisero che quello era il posto adatto per combattere la battaglia.

L'esercito Estone era diviso in tre parti. L'esercito di Sakala, insieme a Lembitu, era posizionato per combattere i Letgalli; L'esercito di Harjumaa e di Laanemaa era posizionato per combattere i Livoni; la parte centrale dell'esercito Estone era composta da guerrieri provenienti da Reval, Virumaa e Jarva. Gli Estoni speravano di distruggere rapidamente i Livoni ed i Letgalli che combattevano sui fianchi, poi avrebbero circondato i tedeschi situati nel centro e sconfitto anche loro.

La battaglia iniziò intorno a mezzogiorno del 21 settembre 1217. Gli Estoni utilizzarono una strategia simile a quella impiegata nella battaglia di Umera, 7 anni prima: l'esercito attaccò i Crociati dalla foresta, in un luogo accuratamente selezionato. La sorpresa però non fu così schiacciante come ad Umera, perché i tedeschi erano nello stato di allerta da diversi giorni e si muovevano con cautela.


balestriere, XIII secolo

I Crociati si organizzarono con rapidità; i primi attacchi degli Estoni colpirono i tedeschi ed i Letgalli. Poiché gli eserciti erano abbastanza vicini l'uno all'altro, gli archi e le balestre non potevano essere utilizzati.

Gli Estoni colpirono rapidamente e pesantemente i tedeschi ma, dopo una feroce battaglia, il fronte di attacco estone si ruppe e dovette ritirarsi. Allo stesso tempo, gli estoni di Sakala erano occupati a combattere i Letgalli. Quando la parte centrale del fronte Estone si ruppe, i tedeschi si rivoltarono contro gli estoni di Sakala e li attaccarono da più parti. Questi ultimi non potevano fare altro che ritirarsi.

Nella terza sezione del campo di battaglia, l'esercito Estone di Harjumaa e di Laanemaa riuscì in un primo momento a spingere indietro i Livoni. Ma questi, invece di fuggire, raggiunsero i tedeschi e cominciarono a cercare gli Estoni. Gli Estoni alla fine dovettero fuggire.

I crociati cominciarono ad inseguire gli Estoni in ritirata. E' possibile che gli Estoni, che si erano raggruppati durante la ritirata, combatterono una battaglia secondaria con i tedeschi, ad ovest del campo della battaglia principale.

I Cavalieri dell'Ordine dei Cavalieri Portaspada si trovarono in una situazione difficile. Solo dopo che il resto dell'esercito Crociato aveva raggiunto i Cavalieri, gli Estoni furono infine schiacciati. I sopravvissuti si rifugiarono nelle paludi e foreste locali.


Lembitu di Lohavere

Gli Estoni persero molti uomini, secondo Enrico di Livonia perirono circa 1.000-1.400 uomini. I Crociati catturarono più di 2000 cavalli come bottino. Un certo numero di anziani di Sakala erano morti, tra questi vi era Lembitu; ma anche i Crociati persero molti combattenti, il più importante di loro era il più anziano dei Livoni e buon amico dei tedeschi, Kaupo di Turaida.

Dopo la battaglia i tedeschi cominciarono a saccheggiare le aree vicine e ripulire il campo di battaglia. Tutto il bottino venne preso a Navesti, il villaggio di Lembitu, dove l'esercito Crociato soggiornò per tre giorni. Il bottino venne spartito e nel villaggio vennero riuniti gli anziani di Sakala sopravvissuti; tra questi vi era Unnepeve, il fratello di Lembitu. Gli anziani decisero di sottomettersi ai Crociati tedeschi, che presero alcuni ostaggi come garanzia.

I Crociati vittoriosi fecero ritorno a casa. I russi non arrivarono mai. Così finì la più grande battaglia tra gli Estoni ed i Crociati, che inflisse un pesante colpo alla collaborazione tra le Contee Estoni; ma anche questo non fu il punto di svolta definitivo che avrebbe deciso il destino globale della Crociata in Estonia.