1220: L'impresa svedese di Lihula

La Contea Estone di Laanemaa era stata lasciata da parte nelle conquiste dei tedeschi e dei danesi e questo aumentò l'interesse del Re John Sverkersson che cercava di stabilire una presenza svedese in Estonia.

All'inizio dell'estate del 1220, il Re, accompagnato da Karl Döve, Jarl di Svezia e da Karl Magnusson, Vescovo di Linkoping, giunse nei pressi della fortezza in Lihula, in una zona non ancora conquistata dai Cavalieri Portaspada; l'esercito svedese riuscì a catturare la roccaforte di Lihula. Il battesimo e la costruzione della chiesa iniziò subito, e furono aperti anche i negoziati con i tedeschi e danesi.

Secondo la “Cronaca di Enrico di Livonia” lo scopo della Crociata era quello di “conquistare alcune parti di Estonia”. Il vecchio forte di Lihula divenne il loro quartier generale.


ricostruzione del castello di Lihula

La Contea di Laanemaa era già formalmente battezzata con un proprio Vescovo con la sede proprio a Lihula. Ma di questo non si preoccuparono gli svedesi, affermando che le prove dell'esistenza di un Vescovado non erano affidabili. I Cavalieri di Re John Sverkersson attraversarono tutta la Contea, ribattezzarono tutti e costruirono delle chiese, fino a quando il Re non si assicurò che la Rotalia faceva parte del suo regno.

Ben presto il Re partì da Laanemaa, lasciando solo alcuni guerrieri a Lihula, perchè si rese conto che non esisteva alcun pericolo visto che l'area era già sorvegliata da due fortificazioni, una danese ed una tedesca. Rimasero nella fortezza anche il comandante svedese Karl Döve, Jarl di Svezia e da Karl Magnusson, Vescovo di Linkoping.

All'alba dell'8 agosto però, arrivò una flotta di Estoni delle vicine Contee di Saaremaa e di Laane. Gli svedesi probabilmente avevano sentito che che gli Estoni di Saaremaa avevano recentemente subito una sconfitta e quindi li ritennero innocui. E questa fu la loro disgrazia: gli Estoni circondarono la fortezza occupata dagli svedesi che fu data alle fiamme nel corso della feroce battaglia che ne seguì. Le truppe svedesi cercarono di trovare una via d'uscita, ma quasi tutti, compreso il Vescovo Karl Magnusson, furono uccisi sul posto; si salvarono solo alcuni soldati che riuscirono a fuggire a Tallinn. Con questo la Svezia finì di cercare terre da conquistare in Estonia, e non interferì attivamente per altri 300 anni. Le truppe danesi arrivarono in tempo solo per seppellire i morti.

Dal 1220 i Cavalieri Portaspada iniziarono ad mettere i propri uomini nei forti delle Contee Estoni di Sakala ed Ugandi. Vennero nominati gli esattori che iniziarono a raccogliere le tasse. Per i successivi due anni, le attività militari in Estonia si limitarono a respingere le incursioni dei vicini russi. L'unica area non ancora conquistata in Estonia era l'isola di Saaremaa.