I Fratelli di Dobrzyn

I Pruzzi cominciarono a fare incursioni massicce, devastando e rovinando la Pomerania e la Masovia e la terra di confine fu trasformata in un deserto. Per fermare queste incursioni era necessario organizzare una guardia permanente della frontiera, soprattutto in Masovia. Per risolvere il problema poteva essere utile l’Ordine dei Cavalieri di Cristo «Fratres militiae Cristi», che agivano in Livonia dal 1202.


un Fratello della Spada

Questi cavalieri, conosciuti come i “Fratelli della Spada”, purtroppo avevano i loro problemi in Livonia, Estonia e Curlandia ed in questo momento non potevano fornire assistenza alla Polonia.

Nel frattempo, la situazione del Duca polacco Corrado di Masovia era diventata sempre più grave. Distaccamenti dei Pruzzi facevano continuamente devastanti incursioni sul territorio polacco, soprattutto in Masovia. Le continue aggressioni portarono Corrado alla disperazione; la mancanza di fondi non solo gli impediva di prendere contro i Pruzzi azioni offensive, ma non poteva affrontarli neanche per difendersi.

Vedendo la situazione disperata, Corrado di Masovia, probabilmente su consiglio del principe Enrico I il Barbuto, cercò di stabilire contatti con l’Hochmeister dell’Ordine Teutonico, Hermann von Salza, ma questi, dopo il fallimento della missione del suo ordine Ordine in Ungheria, affrontò con estrema cautela la richiesta di aiuto di Corrado di Masovia.


stemma dell'Ordine di Dobrzyn

Vedendo che i negoziati andavano per le lunghe e che l’Ordine Teutonico non aveva alcuna fretta di accorrere in aiuto, Corrado di Masovia, su consiglio del primo Vescovo di Prussia Christian di Oliva, per risolvere questa terribile situazione decise di creare il suo Ordine Cavalleresco come già aveva fatto Albrecht von Buxhoeveden, il Vescovo di Riga.

Nel 1220, subito dopo la decisione sulla costituzione del nuovo Ordine Cavalleresco, Corrado si Masovia reclutò quindici cavalieri della Bassa Sassonia e del Meclemburgo, che si erano ritirati dall’Ordine dei Fratelli della Spada per niente soddisfatti delle politiche del Vescovo di Riga al quale dovevano portare giuramento, mentre volevano invece attuare una politica indipendente. I Cavalieri vennero accolti nella la tenuta di Cedlitz in Kuyavia, dove rimasero fino al completamento di un castello a Dobrzyn (Dobrin), situato sulla riva destra della Vistola.

Invitati dal Vescovo Christian, alcuni membri dell’Ordine di Calatrava arrivarono dalla Spagna per formare le nuove reclute. Il compito principale dei Fratelli di Dobrzyn era la difesa del territorio polacco. Ma Peter von Dusburg (un cronista e sacerdote dell’Ordine Teutonico) scrisse che il Duca Corrado di Masovia ed i Cavalieri dell’Ordine di Dobrzyn si erano accordati per conquistare le terre prussiane, che poi sarebbero state equamente suddivise tra l’Ordine e il Duca e questa ipotesi si adatta bene al Maestro del nuovo Ordine, Bruno, che in Livonia aveva già cercato di ottenere l’indipendenza dalle autorità ecclesiastiche.


Cavaliere di Dobrzyn

Nel 1228, quando il castello di Dobrzyn fu completato questi vi si trasferirono; questa era una buona base per la lotta con i Pruzzi; oltre al castello, al nuovo Ordine venne concessa la terra tra i fiumi Kamenica e Helmenitsa, al confine prussiano.

Il nuovo Ordine venne chiamato “Fratribus militiae Cristo in Prussia” (Fratelli della milizia di Cristo in Prussia), più comunemente noti come i “Fratelli di Dobrzyn” (o Fratelli di Dobrin). In polacco si chiamavano “Bracia Dobrzynscy”.

Anche se inizialmente vi erano solo 15 Cavalieri con i loro scudieri, essi rappresentano una forza significativa. I Cavalieri iniziarono il loro servizio subito dopo essersi insediati nel nuovo castello e ricevettero un forte appoggio da un altro cistercense, il Vescovo Brunwrd di Schwerin.


il castello di Dobrzyn

Tuttavia, sin dall'inizio, i Fratelli di Dobrzyn risultarono in gran parte inefficaci, anche se inizialmente ebbero qualche successo nello scacciare i Pruzzi dalla Terra di Chelmno durante le campagne Crociate di Corrado. Infatti, ad ogni attacco, i Pruzzi risposdevano con delle incursioni nella Terra di Chelmno.

Poi i Pruzzi raccolsero un numeroso esercito e marciarono su Dobrzyn; nello scontro che ne seguì venne uccisa la maggior parte dei Cavalieri dell’Ordine i ed i sopravvissuti fuggirono verso il castello. I Pruzzi assediarono il castello ma, dopo diversi attacchi, si ritirarono. Successivamente più volte il castello venne assediato, ma la conquista del castello non riuscì mai.

I Cavalieri erano così demoralizzati che pochi che ebbero il coraggio di uscire fuori del castello, così che anche un piccolo distaccamento dei Pruzzi poteva andare a rubare nelle terre della fortezza, senza incontrare alcuna resistenza.

Nel 1223, la maggior parte dei Crociati tedeschi e polacchi lasciarono la regione ed i Pruzzi devastarono ancora una volta la Terra di Chelmno e la Masovia, costringendo il duca Corrado a cercare rifugio nel castello di Plock, mentre nel fattempo i Pruzzi avevano addirittura raggiunto la città di Danzica (polacco: Gdansk) in Pomerellia.

L’anno successivo il Duca Corrado di Masovia aizzò contro i Pruzzi i “Fratelli di Dobrzyn”. Anch’essi vennero respinti, e la controffensiva dei Pruzzi fu talmente intensa che lo stesso Corrado si vide in pericolo e, costretto a fuggire, ricevette asilo in Pomerania dal Duca Swietopelk II.