I possedimenti dell'Ordine

Nel 1174 il Re Alfonso 8° assegnò ai Cavalieri di Calatrava la fortezza di Zorita de los Canes e tutto il suo circondario, per la protezione, dopo due anni di incursioni da parte degli Almohadi, del confine orientale del fiume Tajo.


la fortezza di Zorita de los Canes

Nel 1179 il Re Alfonso 2° d'Aragona cedette dell'Ordine di Calatrava il castello di Alcañiz come ricompensa per i suoi servizi contro i Mori.

I pascoli di Abenójar furono concessi all'Ordine nel 1183 da Alfonso VIII e tale concessione è rimasta tale al 1814, quando furono recuperati dall'Infante Don Carlos (il villaggio è stato rinominato Abenójar di Calatrava).

Dalla sua fondazione fino ai primi del 13° secolo, l'Ordine conobbe una serie di alti e bassi. Dopo la sconfitta subita da Alfonso 8° alla battaglia di Alarcos (1195), l'Ordine dovette evacuare tutti i suoi possedimenti e ritirarsi a Ciruelos (Toledo). Dopo un colpo di mano, diversi cavalieri dell'Ordine prese di sorpresa il Castello di Salvatierra, quasi alle porte della Sierra Morena, che mantenne in suo potere, totalmente isolato, fino al 1211.

L'Ordine raggiunse il suo definitivo consolidamento dopo la battaglia di Las Navas de Tolosa (1212), quando stabilì il suo quartier generale nella più sicura fortezza di Calatrava la Nueva (1218), che era stata costruita dai prigionieri, per lo più musulmani, e che non avrebbe mai più lasciato.


la fortezza di Calatrava la Nueva

La primitiva sede dell'Ordine di Calatrava, sul fiume Guadiana, divenne sede di una commenda e da quel momento prese il nome di Calatrava la Vieja.

Ben presto, le sue grandi risorse umane ed economiche diedero a tutto l'Ordine un enorme potere politico e militare, che durò fino alla fine della Reconquista. Disponeva di terre e castelli lungo l'intero confine di Castiglia e Aragona, ed esercitava la sua sovranità su migliaia di vassalli.


il Re Fernando III di Castiglia

L'Ordine, da solo, era capace di fornire, con i suoi 2000 Cavalieri, una forza considerevole sul campo di battaglia. Inoltre godeva di una tale autonomia che portò a diversi scontri con il Re, perché i Cavalieri dell'Ordine obbedivano solo al Maestro e non al Re. Riconoscevano solo i loro superiori spirituali: l'Abate di Morimond (Francia) e il Papa.

A partire dal 1228 l'Ordine di Calatrava aveva diverse Commende in Andalusia, ed aveva ottenuto dal Re Fernando 3° di Castiglia le città di Martos, Porcuna, Viboras e Alcaudete, in segno di gratitudine per i servizi resi nella Reconquista. Anche nel corso dei secoli 14° e 15°, l'Ordine di Calatrava allargò i suoi domini in Andalusia con la creazione di nuove Commende in Jaén (Lopera, Jimena, Arjona, ecc), Córdoba (Fuente Obejuna, Belmez, Villafranca de Córdoba, ecc ) e Siviglia (Osuna).