La storia dell'Ordine


Alcántara

Nel 1214 i Cavalieri di San Julian del Pereiro presero in carica la città-fortezza di Alcántara (prendendo il nome di Cavalieri di Alcántara), ma non furono invitati alla successiva elezione del Maestro di Calatrava. Quindi, decaduto l'accordo, si dichiarano autonomi. Un accordo formale venne definitivamente raggiunto con i Cavalieri di Alcántara che acquisivano alcune proprietà dell'Ordine di Calatrava ed accettavano che il Maestro di Calatrava divenisse il loro superiore in materia disciplinare ed ecclesiastica.

Purtroppo, come accadeva anche con gli altri Ordini Militari, i Cavalieri di Alcántara si trovarono inevitabilmente coinvolti nelle guerre civili tra i Re di Aragona, Castiglia, León e Navarra, nonostante il fatto che violassero i loro voti che gli consentivano di prendere le armi soltanto contro gli infedeli. Allo stesso tempo, ci furono litigi all'interno dello stesso Ordine e, nel 1318, un gruppo di Cavalieri di Alcántara chiesero al Maestro di Calatrava, come “Padre” e “Riformatore” del loro Ordine, di intervenire in loro nome.

Il Maestro di Alcántara Ruy Vázquez de Quiroga rifiutò di accettare la giurisdizione superiore del Maestro di Calatrava e si preparò a difendersi. Dopo un'aspra lotta in cui furono uccisi molti Cavalieri da entrambe le parti, venne dichiarata una tregua e ciascuno presentò le sue lamentele al Capitolo generale dell'Ordine cistercense. Il risultato fu la deposizione del Maestro, del Gran Commendatore e del Clavero (che rifiutarono di accettare questa decisione), l'elezione di Suero Pérez de Maldonado come Maestro e un ulteriore scisma nell'Ordine.


il Re Alfonso XI di Castiglia e León

Alla morte di Suero Pérez de Maldonado, gli successe suo fratello Ruy Pérez de Maldonado, ma poi si dimise, portando alla elezione a Maestro di Suero López, promosso dal Re Alfonso 11° di Castiglia e León, mentre un altro Maestro venne eletto dai Cavalieri ad Alcántara (il Gran Commendatore Fernando López), Intanto Ruy Pérez de Maldonado fu persuaso dal Superiore dei Cistercensi (l'Abate di Morimond) a recuperare il Magistero.

Fernando López morì sei mesi dopo e gli successe il nipote, ma Ruy Pérez de Maldonado, con l'aiuto di alcuni Cavalieri di Santiago, mise Sotto assedio Alcántara, che sottomettendo i Cavalieri guidati da Fernando López alla sua autorità. Il candidato del Re, Suero López, ottenne ancora una volta il titolo di Maestro ed il Re convinse il Maestro Ruy Pérez de Maldonado ad accettare la visita del Superiore dei Cistercensi e del Maestro di Caltrava, che gli consigliarono le dimissioni e di lasciare che a succedergli fosse Gonzalo Martínez de Oviedo, cosa che debitamente avvenne.

Gonzalo Martínez de Oviedo dimostrò di essere un leader coraggioso e capace, distinguendosi contro i Mori finché non cadde in collisione con Leonor de Guzmán, amante del Re. Il Re, volendo arrestare Gonzalo Martínez de Oviedo, gli ordinò di raggiungerlo a Madrid, ma il Maestro rifiutò e fortificò i vari castelli dell'Ordine. Anche se il Re impose un altro Maestro nella persona di Nuño Chamizio, Gonzalo Martínez de Oviedo continuò ad avere il sostegno della maggioranza dei Cavalieri e, per difendersi, si alleò con il Re del Portogallo. Purtroppo per lui i Cavalieri non erano disposti a continuare a resistere all'autorità reale, e quando Gonzalo Martínez de Oviedo venne dichiarato traditore dal Re Alfonso 11° di Castiglia e León, lo abbandonarono al suo destino. Nel 1338 fu decapitato e il suo corpo fu bruciato.


il Re Pedro I “il Crudele”

Nonostante una temporanea unione sotto un unico Maestro, l'Ordine continuò ad essere diviso per beghe interne e ancora una volta si trovò in conflitto con la Corona di Castiglia durante il regno di Pedro 1° “il Crudele”. Queste divisioni continuarono nel 15° secolo fino al 1473, quando Leonor Pimentel y Zúñiga, Duchessa di Plasencia, ottenne un breve papale con la nomina suo figlio, Juan de Zúñiga y Pimentel, come Maestro dell'Ordine, con la pretesa che il posto era vacante. I Cavalieri e due altri Maestri rivali rifiutarono di accettare questo atto anche se alla fine il Re Ferdinando 2° di Aragona e la Regina Isabella di Castiglia li costrinsero ad acconsentire. Juan de Zúñiga y Pimentel divenne l'unico (ed ultimo) Maestro dal 1473 fino al 1494, quando si dimise in favore del Re Ferdinando 2° di Aragona che, due anni prima, aveva ottenuto una bolla papale che gli concedeva l'amministrazione dell'Ordine.