L'Ordine di Montesa e la guerra

L'Ordine di Montesa partecipò attivamente alla Reconquista e alle guerre di espansione del Regno di Aragona. Già nel 1323, in occasione della conquista della Sardegna da parte del Re Giovanni 2°, l'Ordine di Montesa aiutò il Re con uomini e denaro, ricevendo in cambio una serie di privilegi commerciali nel Regno di Sardegna.


il Re Alfonso V il Magnanimo

Una caratteristica notevole dell'Ordine di Montesa fu la sua fedeltà e lealtà in favore dei Re di Aragona. Nel 1410 e 1412 l'Ordine di Montesa intervenne attivamente nelle campagne in Italia accanto al Re Alfonso 5° il Magnanimo.

Rumeu de Corberá, sesto Maestro dell'Ordine, al comando di una galea si batté contro i ribelli di Sardegna e Sicilia: fu nominato Ammiraglio della flotta nelle lotte contro i genovesi, sconfiggendoli nella “Battaglia del Fuoco di Pisa”, favorendo così il dominio Aragonese nel Regno di Napoli. In queste campagne, si fece notare anche Gilaberto de Monsoriú, settimo Maestro dell'Ordine, nel 1445.

Con l'unione delle Corone di Aragona e di Castiglia nel 1479, con il matrimonio dei Re cattolici che Ferdinando 2° d'Aragona e Isabella 1° di Castiglia celebrarono nel mese di ottobre 1469 in Valladolid, ci fu l'ultimo sforzo per ottenere la definitiva espulsione dei Mori dalla Spagna.


i Re cattolici Ferdinando e Isabella

Pacificata la nobiltà castigliana ribelle e sottomessa alla politica della Regina Isabella, con l'armistizio con il Portogallo, si raggiunse una pace vera e propria in Castiglia e Aragona, mentre continuano le lotte intestine interne e nel Regno di Granada.

Nei dieci anni che durò la guerra di Granada, gli Ordini Militari di Santiago, Calatrava, Alcántara e Montesa, vi parteciparono direttamente ed efficacemente, come appare nelle cronache del tempo. Lo storico Hipólito Samper ci notifica la partecipazione dell'Ordine di Montesa nelle conquiste di Mojacar, Vélez Rubio, Vélez Blanco e altre città di Almeria, dove Felipe di Aragona e Navarra, nono Maestro dell'Ordine di Montesa e figlio del Principe d Calos de Viana e quindi cugino del Re, alla guida del suo Ordine combatté con coraggio e audacia nell'assedio di Baza, dove morì per un colpo di archibugio il 10 luglio 1488.