1208: La campagna di Ugandi

Nel 1208 i Livoni e le altre tribù lettoni erano saldamente governate dai tedeschi. Per questo motivo i Cavalieri Portaspada decisero di avviare una campagna contro gli Estoni i cui territori a quel tempo erano divisi in otto grandi e sette più piccole Contee, guidate da anziani che raramente cooperavano tra di loro.


Cavaliere Portaspada

Enrico di Livonia ci informa che nel 1208 un sacerdote di Turaida, Alebrand, fu inviato nella Contea Estone di Ugandi e chiese che gli Estoni restituissero i beni che, tanto tempo prima, erano stati rubati ad una carovana di mercanti un viaggio verso Pskov.

Nell'estate dello stesso anno un rappresentante dei Cavalieri Portaspada ed alcuni anziani Letgalli arrivarono nella contea di Ugandi, presentando le stesse richieste: in entrambi i casi furono derisi e dovettero tornare indietro. I negoziati con gli Estoni della Contea di Ugandi non riuscirono e dai villaggi Letgalli partirono pesanti minacce, “sottolineando le loro più nitide intenzioni alzando le lance”.

Nell'estate o autunno del 1208 i Cavalieri Portaspada, con l'aiuto delle tribù locali recentemente convertite di Livoni e Letgalli, fecero diverse incursioni nelle Contee Estoni di Sakala e di Ugandi. I villaggi furono saccheggiati, gli Estoni uccisi e il forte di Otepaa fu incendiato.


una battaglia tra crociati e indigeni

Dopo il ritorno dalla battaglia, i Letgalli iniziarono a rafforzare la loro fortezze, preparandosi quindi per un presunto attacco degli Estoni. Il loro lavoro non fu vano perché, non appena la gente delle Contee di Ugandi e Sakala venne razziata, circondò la fortezza Letgalla di Beverin.

Nel dicembre 1208 i Letgalli saccheggiarono anche le regioni meridionali della Contea di Sakala; dopo di ché venne fatta una tregua di un anno. I Cavalieri Portaspada si sentivano ancora piuttosto insicuri in Livonia ed avevano bisogno di tempo per radunare altre forze supplementari.

Dopo la conclusione della tregua, i Cavalieri Portaspada di Wenden (Cesis), guidati dal comandante provinciale Berthold, iniziarono a combattere gli Estoni di Ugandi più attivamente. Furono quindi organizzate due incursioni nella Contea.


ricostruzione della fortezza di Otepaa

I Cavalieri Portaspada raggiunsero la fortezza Estone di Otepaa quando la maggior parte degli uomini stava lavorando nei campi di grano, così che c'erano pochi difensori della fortezza. Gli Estoni erano pronti a trattare una tregua con Berthold, ma i Cavalieri Portaspada invece raggiunsero la fortezza e la catturarono. Alcuni dei difensori furono uccisi, altri furono fatti prigionieri ed il luogo venne saccheggiato.

Oltre alle incursioni tedesche, anche gli eserciti del Principe di Novgorod, Mstislav Mstislavich, e quelli di suo fratello Vladimir, Principe di Pskov, assediarono la fortezza di Otepaa. Questi ultimi attacchi russi avevano prosciugato gli Estoni che dovettero accettare la pace offerta loro dai russi. Dovettero pagare 400 marchi d'argento (circa 80 kg) come tributo. Inoltre, i russi battezzarono alcuni Estoni e promisero loro che avrebbero inviato i sacerdoti ortodossi ad Otepaa, per continuare il processo di conversione.