dal 910 al 913


910: La morte del Re Alfonso III delle Asturie


Alfonso III e Jimena Garcés

Nel 910, durante il regno di Alfonso III delle Asturie, García, figlio primogenito del Re, capeggiò una cospirazione con lo scopo di destituire suo padre e prenderne il posto. Ma la cospirazione fu scoperta da Re Alfonso III che fece incarcerare suo figlio García.

Allora il Conte di Castiglia Nuño Muñoz, suocero di García, organizzò una sollevazione di nobili per liberare il genero, e questa fu appoggiata anche dalla Regina Jimena e da Fruela e Ordoño, gli altri due figli del Re Alfonso III delle Asturie.

Per evitare la guerra civile nel suo regno, il Re Alfonso III delle Asturie si ritirò a Zamora assieme a sua moglie la Regina Jimena, dove, nel 910, divise il regno tra i suoi tre figli maggiori: a García, il figlio maggiore andò il León; a Ordoño, il secondogenito andò la Galizia; a Fruela, terzogenito andarono le Asturie e la Contea di Castiglia.

Il Re Alfonso III delle Asturie aveva sposato Jimena Garcés e dal matrimonio erano nati García, Ordoño e Fruela. Nel 909, Alfonso III scoprì un complotto che mirava a privarlo del trono e in cui erano coinvolti il Principe García, la Regina Jimena Garcés e gli altri suoi figli. Il Principe García era supportato anche da suo suocero Munio Núñez, Conte di Castiglia. Tuttavia il Principe García fu arrestato e Alfonso III ordinò di incarcerarlo nel castello di Gauzón. Ma, poco dopo, il Re fu costretto ad abdicare.

Il Regno delle Asturie venne diviso tra i tre figli: il Regno di León andò a García, figlio primogenito, il Regno di Galizia andò Ordono, il secondogenito, e quello che restava del Regno delle Asturie andò a Fruela, il terzogenito.


morte di Alfonso III delle Asturie

Il Re Alfonso III delle Asturie morì il 20 dicembre del 910 nella città di Zamora. Da quel momento, il Regno delle Asturie, ingrandito dai vasti territori che erano stati conquistati nel tempo, spostò la capitale da Oviedo a León, divenendo così il Regno di León, con occasionali divisioni tra León, Asturie e Galizia. Con confini estesi al fiume Duero e al Mondego, cominciarono ad afluire i “mozarabi” (cristiani che vivevano nel territorio musulmani di al-Andalus).


910: Il Re García I di León

Alla morte di Alfonso III delle Asturie, García divenne Re del León, confermando capitale del suo regno la città di León, che era già capitale del regno delle Asturie, da quando Alfonso III l'aveva trasferita da Oviedo; completò le fortificazioni sul fiume Duero e ripopolò le zone di Roa, Osma, Clunia e San Esteban de Gormaz.

Nel 913 il Re García I di León raggiunse la sua frontiera orientale, nella Contea di Castiglia, e da qui avanzò nella Rioja conquistando ai musulmani le città di Nájera e di Calahorra e ponendo sotto assedio la città Arnedo. Poi, senza apparente motivo, le truppe di León si ritirarono, molto probabilmente per una grave infermità di García.

Alla sua morte, nel 914, non lasciando alcuna discendenza, suo fratello, Ordoño, che governava la Galizia fu proclamato Re delle Asturie e del León.


911: Il Conte Sunyer I di Barcellona

Dall'897 al 911 le Contee di Barcellona, Girona e Osona furono governate congiuntamente dai fratelli Goffredo II “Borrell” e Sunyer I di Barcellona. Nel 911 Goffredo II “Borrell” morì senza lasciare eredi maschi e le Contee di Barcellona, Girona e Osona passarono suo fratello Sunyer I di Barcellona.

Nel 912, Muhammad Al Tawil, governatore musulmano di Lérida, organizzò una spedizione contro la Contea di Barcellona e nella valle di Tàrrega sconfisse gli eserciti del Conte Sunyer I. Nel 914 però, Sunyer I si prese la rivincita attaccando i territori di Muhammad Al Tawil e, in battaglia, lo sconfisse e lo uccise.


912: La morte dell' Emiro Abdállah

Senza essere stato in grado di recuperare la stabilità di Al Andalus, L'Emiro Abdállah morì il 15 ottobre 912, quando aveva 72 anni. Lasciava una Al Andalus come un mosaico di nuclei indipendenti che, al massimo, riconoscevano la sovranità dell'Emiro solo formalmente. Fu opera del suo successore, suo nipote Abderramán III, a realizzare la riunificazione del regno sotto la sovranità degli Omayyadi di Al Andalus.


912: L'Emiro Abderramán III

Abderramán III (nome completo: Abderramán III ibn Muhammad ibn Abdallah ibn Muhammad ibn Abd al-Rahman ibn Al-Hakam ibn Hisam ibn Abd ar-Rahman, Abu l-Mutarrif) era il figlio di Muhammad, a sua volta figlio dell'Emiro omayyade Abdállah I. Suo padre era morto venti giorni dopo la sua nascita, assassinato da suo fratello Mutarrif.

Sua madre era Muzna, una schiava di origine cristiana. Secondo alcune fonti, sua nonna paterna era Oneca o Iniga, figlia di del Re Fortún Garcés di Navarra. Abderramán aveva la pelle chiara, occhi blu scuro e si tingeva la barba di nero.

Aveva dimostrato a suo nonno le sue eccezionali qualità e alla morte dell'Emiro Abdállah I, Abderramán III venne riconosciuto da tutta la Corte e, la mattina del 16 ottobre 912, gli resero omaggio tutti i principi degli Omayyadi. Abderramán III aveva appena 21 anni ed era lodato per le sue qualità. La mancanza di pregiudizi razziali lo resero adatto a a far aggregare attorno a lui tutti i musulmani, arabi, africani o spagnoli.